Nasce Vin.Co, una nuova grande struttura cooperativa, formata da tredici cantine cooperative abruzzesi della provincia di Chieti, per raggiungere un importante obiettivo: la valorizzazione degli spumanti d'Abruzzo.

Una struttura che conta una produzione complessiva di 1,6 milioni di ettolitri, di cui 830 mila ettolitri di vino a base spumante, attualmente commercializzato pressoché interamente fuori dall'Abruzzo.

E Vin.Co, nella sua sede di Ortona, punterà soprattutto sulla produzione di spumanti prodotti con metodo Martinotti a partire da vitigni autoctoni come Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico coltivati su oltre 7.500 ettari da i suoi quasi 4mila soci.

L'obiettivo principale è la diminuzione dei processi di spumantizzazione fuori regione e la valorizzazione degli stessi nel mercato con un unico marchio di promozione, con benefici misurabili sia nell'immediato che nel lungo termine, dall'ottimizzazione dei costi, ad una maggiore capacità produttiva che condurrà ad espandersi nei mercati esteri.

L'obiettivo è di veicolare circa il 5% della produzione totale regionale di vini bianchi con oltre 5 milioni di bottiglie entro il 2022.
 
Il brindisi inagurale della nuova struttura cooperativa Vin.Co

L'impianto di spumantizzazione progettato prevede un costo complessivo di circa 11 milioni di euro, mentre per l'aspetto promozionale si stimano oltre 3 milioni di euro destinati al marketing e la comunicazione, fondi reperiti anche tramite i progetti di filiera del Psr.

Un progetto molto ambizioso, come ha affermato il presidente di Vin.Co Carlo De Iure che rafforza la cooperazione in Abruzzo e punta al miglioramento di tutta la filiera produttiva, attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni nella forma spumantizzata, la più in voga del momento, in termini sia di moda e sia di mercato.

I dati mostrano chiaramente come il mercato degli spumanti sia in continua crescita, come ha dichiarato anche Marina Paolucci, responsabile sviluppo di Confcooperative Abruzzo, che ha sottolineato come Vin.Co sia un'opportunità da cogliere per tutto il mondo cooperativo abruzzese e che le bollicine d'Abruzzo non ha niente da invidiare a quelle delle altre regioni anche se è necessario investire in ricerca, innovazione e marketing anche attraverso un marchio unico.

Anche Valentino Di Campli, attuale presidente del Consorzio di Tutela Vini d'Abruzzo si è detto soddisfatto di questa nuova realtà che segna una nuova fase del vino cooperativo della regione, che dà lo spunto anche per intraprendere un percorso di ristrutturazione di tutto il sistema vitivinicolo abruzzese al fine di accrescerne la redditività e il valore.

In particolare per Di Campli è necessario ridurre il più possibile la quota degli imbottigliamenti fuori regione affinché si generi una ricchezza interna a sostegno della viticoltura.

E in questo senso ha ricordato che il Consorzio di Tutela Vini d'Abruzzo sta lavorando molto per supportare le cantine dal punto di vista della tutela, promozione e, non ultimo, della rivisitazione dei disciplinari, aspetto fondamentale per la valorizzazione.