Il Grechetto è una varietà bianca autoctona tra le più diffuse in Umbria, è stata introdotta a seguito delle recenti modifiche al disciplinare da parte del Consorzio tutela vini Montefalco tra le tipologie della denominazione Montefalco Doc.
Anche per il Montefalco bianco Doc ci sono novità, con l'abbandono nell'uvaggio del Trebbiano toscano in favore del Trebbiano spoletino, più qualitativo e dotato di caratteristiche intrinseche superiori agli altri trebbiani.
L'inserimento della Montefalco Grechetto e del rinnovato Montefalco bianco, apportano così ai bianchi della denominazione una connotazione territoriale più riconoscibile.
Entrambe le denominazioni di vini bianchi, Montefalco Grechetto Doc e Montefalco bianco Doc saranno in degustazione anche per l'imminente appuntamento con Vinitaly.
Il debutto della nuova tipologia enologica sul mercato tedesco è motivata dai recenti trend presentati dal Deutsches Weininstitut, che vedono i consumatori tedeschi muoversi lentamente verso i vini bianchi.
Nel 2015 infatti il consumo totale di vino in Germania è stato per il 50% rosso, 40% bianco e 10% rosato. Prowein, dunque, rappresenterà un importante banco di prova.
La Germania costituisce, ad oggi, il 12% della quota totale di esportazioni per i vini di Montefalco ed orienta il fatturato verso l'estero del 60% delle aziende vinicole del territorio.
Nel 2016 l'Umbria è stata una delle prime quattro regioni con la crescita più vivace in termini di vendita di vini all'estero, dopo Liguria, Puglia e Valle d'Aosta.
Una crescita, superiore all'11%, che fa salire il valore dell'export italiano di circa 25 milioni di euro.
E in Umbria il 16,7% della produzione di vino è rappresentato dai vini di Montefalco: nello specifico il 6,3% dal Montefalco Sagrantino Docg e il 10,4% dal Montefalco Doc.
L'ultimo decennio ha segnato un'importante crescita per le denominazioni montefalchesi. La superficie di vigneto iscritta a Docg è quintuplicata (da 122 a circa 610 ettari), sono state costruite oltre trenta nuove cantine e la produzione del Sagrantino è quadruplicata, passando da 660mila a circa 2,5 milioni di bottiglie.
"Questi dati non riescono pienamente a restituire la percezione del lavoro lungo e scrupoloso che è stato fatto negli ultimi dieci anni e che ha condotto lo scenario montefalchese a un rinnovamento totale" spiega Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio tutela vini Montefalco.
"Oggi - ha concluso il presidente - il nostro territorio punta in alto con grande consapevolezza e sono fortemente convinto che i 25 anni della Docg Montefalco Sagrantino, denominazione identitaria della nostra produzione, saranno di buon auspicio per affermare la nostra autenticità".
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