Dai dati del Consorzio di tutela, infatti, prosegue anche nei primi sette mesi di quest’anno il trend positivo della denominazione sia nel mercato nazionale che in quelli esteri.
In vigneto, intanto, si continua a lavorare per la nuova annata. E’ ormai imminente la prossima vendemmia, anche se poche giornate di sole potranno fare veramente la differenza nella qualità del prodotto. Se fare un bilancio rischia di essere ancora prematuro, ci sono almeno due elementi che incideranno in modo significativo sull’esito di una stagione senza precedenti: l’impegno dei viticoltori e la vocazione naturale del territorio.
"La cura del vigneto farà la differenza nel salvare la qualità dell’annata" afferma il presidente del Consorzio di tutela, Innocente Nardi, che lancia anche un appello alla Regione Veneto affinché sostenga ancor più la ricerca sperimentale e l’assistenza tecnica.
"Qui in collina il lavoro del viticoltore è una missione e saranno premiati coloro che hanno seguito quotidianamente l’andamento della vigna. Una scelta necessaria anche alla luce dell’adozione del Protocollo Viticolo, che ha privilegiato i prodotti fitosanitari a minore tossicità. Una strada che richiede però un continuo miglioramento della tecnologia e della ricerca scientifica per intervenire meno ma meglio".
I viticoltori di collina hanno investito quest’anno mediamente un numero di ore di lavoro per ettaro del 20% superiore alla media.
Accanto a loro ha giocato un ruolo fondamentale l’assistenza tecnica del Consorzio di tutela, grazie allo staff guidato da Filippo Taglietti, coadiuvato da Paolo Guizzo, con il supporto tecnico di Roberto Merlo e l’ausilio di tesisti come Federico Tonon e Mirko Caracci.
Come ogni anno il Consorzio ha effettuato numerosi campionamenti ed ha fatto bollettini settimanali per consentire alle aziende di gestire al meglio la situazione in campagna.
L’analisi della maturazione, attualmente ancora in corso, consente ai viticoltori di monitorare costantemente acidità e concentrazione zuccherina per determinare il momento più adatto per la vendemmia. Con le riunioni di prevendemmia si sono dati ai viticoltori ulteriori suggerimenti da adottare nelle settimane che precedono la raccolta. Sfogliature, cimature e tutti gli interventi utili ad arieggiare i grappoli sono un prezioso contributo per la qualità dell’uva che si raccoglierà nelle prossime settimane.
Con un andamento climatico eccezionale, la vocazione naturale dell’area può fare la qualità. In un’annata difficile come il 2014 con il termometro che ha fatto registrare temperature medie a luglio e agosto uguali a quelle di giugno, inferiori di 2-3 gradi sulla media, e con una piovosità record rispetto allo scorso anno, 280 mm a luglio, solo la forte pendenza delle Rive e il clima ventilato delle poche giornate di sole possono contribuire a cambiare il volto della prossima vendemmia.
"Una vocazione naturale che - fanno sapere dal Consorzio di tutela - ci attendiamo che possa esprimersi quest’anno con uno spumante dal profilo più fresco ed energico, conservando quella piacevolezza che da tanti anni il consumatore gli riconosce".
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Fonte: Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore