Fare luce sul tema delle biotecnologie e degli Ogm in agricoltura, sulla reale situazione in Italia, con uno spaccato sul commercio mondiale delle commodities. E' questo l'obiettivo del convegno organizzato da Confagricoltura Lombardia, che si terrà il 14 novembre, ore 10, al Parco tecnologico padano, nella località Cascina Codazza, Lodi, sul tema:  "Nutrire il pianeta, biotecnologie in agricoltura. Non solo Ogm".

Interverranno il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli, Gabriele Fontana di Assobiotec -Federchimica, Marco Nardi di Assosementi e il direttore scientifico del Parco tecnologico di Lodi, John Williams.

Confagricoltura Lombardia intende focalizzare l’attenzione sulle prospettive aperte dall’applicazione delle biotecnologie in agricoltura, e sulle opportunità offerte non solo per nutrire il Pianeta, ma anche per produrre grazie a un’innovazione “responsabile”. Ma in Italia il dibattito è sempre aperto. Parlare di biotecnologie in agricoltura significa parlare di tecnologie finalizzate a ottenere risultati in ambiti diversi, e complementari, ben oltre gli Ogm. Le biotecnologie in agricoltura sono una realtà consolidata, grazie a 14 milioni di agricoltori che nel mondo coltivano 150 milioni di ettari con piante modificate geneticamente. Le applicazioni delle biotecnologie in agricoltura hanno generato cambiamenti significativi: alla base di tutto ciò vi sono tecnologie che vanno ben oltre quella del Dna ricombinante, impiegata per ottenere gli Ogm. Le sinergie tra genetica convenzionale, biologia molecolare e genomica hanno infatti permesso di affinare notevolmente le capacità di conoscere le informazioni genetiche.

La sfida è quella di una agricoltura sostenibile, ma che non rinunci a nutrire il pianeta, e si giocherà nel prossimo futuro grazie alle nuove conoscenze e alla possibilità di impiegare ciò che l’innovazione rende disponibile. Per questo motivo è di particolare importanza che anche il dibattito sulle biotecnologie in agricoltura passi oltre le posizioni ideologiche e che si possa guardare con serenità alle opportunità offerte dalla ricerca.

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