Si è svolto a Firenze l’annuale congresso dell’Associazione italiana di agrometeorologia (Aiam) che ha visto la partecipazione dei massimi esperti di questa scienza per condividere esperienze su quanto l’agrometeorologia sia importante per l’ambiente e la sicurezza alimentare.
Aiam è un’associazione nata nel 1997 per volontà di alcuni agrometeorologi, una professione allora nuova, che si è sviluppata molto negli ultimi anni e che raggruppa ora circa 100 associati. Si tratta di una scienza trasversale che mira a legare i fattori meteorologici e del clima a tutti gli altri fattori dell’agroecosistema, sia biotici che abiotici.
È una delle 19 società scientifiche che operano in campo agrario ed accoglie in se le due anime che operano nel settore: la ricerca scientifica e i servizi, pubblici e privati.
Secondo Federico Spanna, presidente dell’Associazione, "l'agrometeorologia entrerà sempre di più nel ciclo della produzione agricola anche grazie alle nuove normative europee (come da Direttiva Uso sostenibile degli agrofarmaci, recepita in Italia con il D. Lgs. 150 e con il Pan in fase di definizione) che impongono la fornitura di una serie di servizi agrometeorologici ad ogni azienda agricola al fine di ottimizzare la difesa delle colture e rendere possibile la corretta applicazione della difesa integrata”.
Complessivamente sono stati 32 i lavori presentati nei tre giorni di convegno e le varie relazioni sono state suddivise in 3 sessioni operative:
- sviluppo e modellistica tecnico-scientifica
- servizi ed applicazioni dell’agrometeorologia
- adattamento alle variabili climatiche e ai fenomeni estremi.
Tutte le relazioni sono state pubblicate nell’organo ufficiale dell’associazione, l'Italian Journal of Agrometeorology, una rivista riconosciuta a livello scientifico a cui è stato riconosciuto anche l’Impact Factor, sistema che permette ai ricercatori di accedere a punteggi per l’evoluzione del percorso accademico.
Ascolta l’intervista esclusiva che Federico Spanna, presidente di Aiam, ha rilasciato a AgroNotizie, media partner dell’incontro.
Aiam è un’associazione nata nel 1997 per volontà di alcuni agrometeorologi, una professione allora nuova, che si è sviluppata molto negli ultimi anni e che raggruppa ora circa 100 associati. Si tratta di una scienza trasversale che mira a legare i fattori meteorologici e del clima a tutti gli altri fattori dell’agroecosistema, sia biotici che abiotici.
È una delle 19 società scientifiche che operano in campo agrario ed accoglie in se le due anime che operano nel settore: la ricerca scientifica e i servizi, pubblici e privati.
Secondo Federico Spanna, presidente dell’Associazione, "l'agrometeorologia entrerà sempre di più nel ciclo della produzione agricola anche grazie alle nuove normative europee (come da Direttiva Uso sostenibile degli agrofarmaci, recepita in Italia con il D. Lgs. 150 e con il Pan in fase di definizione) che impongono la fornitura di una serie di servizi agrometeorologici ad ogni azienda agricola al fine di ottimizzare la difesa delle colture e rendere possibile la corretta applicazione della difesa integrata”.
Complessivamente sono stati 32 i lavori presentati nei tre giorni di convegno e le varie relazioni sono state suddivise in 3 sessioni operative:
- sviluppo e modellistica tecnico-scientifica
- servizi ed applicazioni dell’agrometeorologia
- adattamento alle variabili climatiche e ai fenomeni estremi.
Firenze, il tavolo di presidenza Aiam
Tutte le relazioni sono state pubblicate nell’organo ufficiale dell’associazione, l'Italian Journal of Agrometeorology, una rivista riconosciuta a livello scientifico a cui è stato riconosciuto anche l’Impact Factor, sistema che permette ai ricercatori di accedere a punteggi per l’evoluzione del percorso accademico.
Ascolta l’intervista esclusiva che Federico Spanna, presidente di Aiam, ha rilasciato a AgroNotizie, media partner dell’incontro.
