Siccità e vendemmia. Questi gli argomenti che hanno “tenuto banco” su quotidiani e periodici pubblicati nel mese di agosto. A iniziare da “La Stampa” del 3 agosto che lancia l'allarme dei fiumi in secca e delle possibili conseguenze per l'agricoltura. E si continua nei giorni seguenti alzando progressivamente i toni, con il “Corriere della Sera” che il 6 agosto scomoda persino la Nasa per spiegare che il caldo record è una conseguenza dei cambiamenti climatici. Già il 10 agosto si fanno i primi conti sui danni provocati dall'assenza di piogge, danni che ammontano a un miliardo di euro, come riporta “Il Mattino” di Napoli. Ma il conto cresce con il passare dei giorni e già l'11 agosto “Il Sole 24 Ore” anticipa che le perdite superano il miliardo di euro. Il 19 agosto “Il Resto del Carlino” ospita un'intervista al presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, che parla di una “tragedia” per i campi dalla quale si è salvato solo il grano. Ancora “Il Resto del Carlino” torna sull'argomento il 22 agosto raccogliendo il parere dell'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, che propone una “rivoluzione dell'acqua”. Il conto finale dei danni da siccità intanto continua a salire per ripercuotersi sui rincari, che a parere de “Il Sole 24 Ore” del 27 agosto raggiungono i due miliardi di euro.

 

Il mondo ha sete

A fare i conti con la siccità non sono solo i campi italiani, ma anche quelli degli Usa. Se ne parla su “Il Sole 24 Ore” dell'11 agosto che descrive i danni alle colture di mais e soia statunitensi. “La Stampa” del 13 agosto si spinge oltre e paventa la possibilità che la penuria di cereali si traduca prima in fame e poi in rivolte sociali. Scende in campo la Fao che dalle pagine de “L'Unità” del 14 agosto si dice preoccupata per le scorte di alimenti e soprattutto per la spinta sui prezzi. Anche il settimanale “L'Espresso” in edicola il 17 agosto si cimenta in un'analisi dai toni catastrofici. Come se non bastasse, lo Stockolm water institute afferma che a causa delle carenze idriche entro il 2050 si dovranno abbandonare gli allevamenti, uno scenario (forse improbabile) descritto da “Repubblica” del 28 agosto. Che la situazione sia difficile, forse più per le speculazioni piuttosto che per la siccità, è innegabile, ma un po' di buon senso sarebbe forse utile. Ci pensa “Il Foglio” del 29 agosto che si chiede se tanto allarmismo sia giustificato, visto che sino a metà settembre non si conosceranno i dati definitivi sulle produzioni statunitensi.

 

Vendemmia in anticipo

La siccità e ancor di più le alte temperature di quest'estate hanno accelerato la maturazione delle uve e di conseguenza la vendemmia. “La Gazzetta del Mezzogiorno” già il 9 agosto anticipava che il raccolto di uva sarebbe stato inferiore, ma la qualità del vino ne avrebbe giovato. Curiosa la notizia riportata da “La Stampa” nello stesso giorno che a proposito della variazioni climatiche lancia l'ipotesi di uno spostamento a nord delle aree vocate alla viticoltura. Che ci sia meno vino ma più buono lo conferma poi “La Nuova Venezia” del 22 agosto e anche in Friuli, informa “Il Piccolo” del 28 agosto, la vendemmia è più scarsa ma l'annata promette bene per la qualità. A proposito di vino, il settimanale “Panorama” in edicola il 30 agosto riporta un ampio reportage sulle aziende viticole di successo guidate al femminile.

 

La terra tira

Intanto il prezzo dei terreni a vite schizza verso l'alto e in Franciacorta le quotazioni arrivano a 250mila euro per un ettaro. Lo scrive “Il Giornale di Brescia” del 25 agosto e che il terreno sia sempre più un bene rifugio lo conferma “Libero” del 5 agosto, secondo le cui analisi la rivalutazione di questo bene arriva al 5% anno. E c'è chi dalle pagine de “L'Unità” suggerisce di puntare tutto sull'agroalimentare per ridurre lo spread. In un'intervista rilasciata ad “Avvenire” del 25 agosto il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, si dice convinto della competitività del nostro sistema agroalimentare che può rappresentare un valido motore per la crescita. A proposito delle attività del ministro, il “Corriere della Sera” dell'8 agosto riporta la notizia delle critiche rivolte ad uno spot televisivo, reo di mettere in ridicolo chi lavora nei campi. Comunque cose di poco conto. Più importante la notizia riportata da “Italia Oggi” del 23 agosto a proposito degli obblighi per l'utilizzo delle sementi, che devono essere iscritte al registro varietale europeo.