In linea con la stima preliminare dello scorso maggio, il primo trimestre 2011 fa segnare un aumento del Prodotto interno lordo pari allo 0,1% congiunturale e all'1% tendenziale. I dati, diffusi da Istat, oltre ad evidenziare la crescita di tutte le componenti della domanda interna, sanciscono l'andamento positivo del valore aggiunto dell'agricoltura: più 2,3%. Dato che assume ancora più valore, se raffrontato a quello di industria e servizi, praticamente immobili con una crescita dello 0,1%.
“L'agricoltura”, sottolinea Giuseppe Politi, presidente nazionale Cia, “traina la crescita del Pil italiano nel primo trimestre 2011” e il recupero di valore aggiunto, come ricorda Coldiretti, traina l'aumento dell'occupazione nelle campagne, dove si stima, troveranno impiego nella stagione estiva oltre duecentomila giovani.
Un risultato che la politica non può più ignorare, sbottano le associazioni, secondo le quali sono ancora molti i problemi da risolvere per il comparto agricolo.
Ai costi produttivi record, saliti del 5% per cento solo ad aprile con punte del 6% per i carburanti e del 17% per i mangimi, si aggiungono anche i prezzi non ancora remunerativi associati a redditi sempre più tagliati e una burocrazia lenta, inefficiente e salata.
Alla base della crescita superiore alla media del comparto agricolo vi è, secondo Coldiretti, l'effetto della ripresa dei prezzi dopo i crolli degli anni precedenti e una sostanziale tenuta della produzione.
Ciò non toglie, prosegue l'associazione, “la permanenza di drammatiche situazioni di crisi in comparti chiave del made in italy alimentare, come quello dell'allevamento dei suini".
Inoltre, aggiunge Confagricoltura, “resta il divario con gli altri paesi dell'unione europea” rispetto ai quali il valore della produzione agricola, il valore aggiunto di settore ed il reddito per addetto, assumono in Italia la peggiore dinamica nella media comunitaria.
Definire un preciso progetto per restituire centralità al settore agricolo, valorizzando un patrimonio che altrimenti rischia di essere disperso, la richiesta di Copagri.
Da non perdere, secondo Confeuro e tutte le associazioni di settore, l'occasione degli Stati generali dell'agricoltura annunciati dal ministro Romano, ai quali occorre arrivare con un proposta concreta e condivisa strutturabile in un confronto tra istituzioni e mondo agricolo.
Quella degli Stati generali è, infatti, secondo le associazioni un'occasione per pianificare non solo un’azione condivisa sulla Pac post 2013, ma anche per realizzare una nuova politica agraria nazionale.