"Mai come quest'anno le cantine italiane possono contare su cifre e numeri da record. Per il vino tricolore, infatti, il 2010 è stato più di una buona annata". Lo afferma la Cia, Confederazione italiana agricoltori, in occasione della prossima edizione del Vinitaly.
"Dopo un biennio difficile in cui l'aumento dei volumi esportati era avvenuto a discapito del fatturato e del prezzo medio delle bottiglie - ricorda la Cia - il 2010 si è chiuso con un giro d'affari che ha sfiorato i 4 miliardi di euro sui mercati oltreconfine, pari a un incremento in valore del 12%, ovvero il massimo di sempre. Si tratta di 22 milioni di ettolitri di vino e oltre 2,5 miliardi di bottiglie 'made in Italy' vendute in tutto il mondo, un quantitativo che anno su anno ha fatto registrare un rialzo dell'11%, controbilanciando per un verso il calo degli acquisti sul fronte interno".
Nel 2010 inoltre, oltre alle quote nei mercati tradizionali, "sono cresciute - rileva la confederazione - le esportazioni vinicole nelle potenze emergenti, come Russia e Cina".
Ad avviso della Cia, "il successo del nostro vino all'estero va pubblicizzato, valorizzato, incentivato". Secondo la confederazione sono "due le leve principali su cui agire: una maggiore aggregazione di filiera e relazioni più strette con la Gdo, Grande distribuzione organizzata".
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