Un'associazione impegnata a 360 gradi: dalla promozione del bere consapevole alla tutela degli interessi della categoria, alla sostenibilità ambientale. E' questo il bilancio più che lusinghiero che Uiv-Unione italiana vini traccia a conclusione di un Vinitaly appena concluso.

Un Vinitaly in cui Uiv ha partecipato da protagonista a numerosi e importanti eventi con i suoi vertici, a partire dal presidente Andrea Sartori, che ha preso parte alla firma del protocollo d’intesa siglato da Coreve, Ancitel, Comune di Verona e Assovetro per l’estensione alla cittadinanza della raccolta differenziata del vetro bianco.

L'Uiv, tramite il suo braccio politico, la Confederazione vite e vino, è stata presente alla conferenza di presentazione dei positivi risultati della sperimentazione voluta dal Mipaaf per l’esenzione dall’etichettatura obbligatoria degli allergeni derivanti da caseinati e ovoalbumine.

Il progetto scientifico, condotto dall’Università Statale di Milano con la collaborazione operativa dei Laboratori Uiv, consentirà di chiedere alla Commissione europea l’esenzione definitiva per i vini che verranno sottoposti a specifiche pratiche enologiche che hanno dimostrato di azzerare la presenza di proteine potenzialmente allergeniche.

Ancora la salute al centro dell’attività Uiv, con la promozione del bere consapevole tra i giovani e l’annuncio di tre iniziative pilota nell’ambito del progetto europeo Wine in Moderation che coinvolgeranno i giovani delle scuole secondarie superiori del Comune di Verona e della Provincia di Catania e quelli dell’Università La Sapienza di Roma

Uiv, attraverso i suoi laboratori, è stata protagonista anche a fianco delle 11 imprese italiane costituitesi nel Consorzio Italia del Vino, per conto delle quali ha elaborato il “Quality Code”, presentato in anteprima a Vinitaly. Un progetto altamente innovativo, frutto dell’intuizione di Unione Vini, che per la prima volta introduce nel nostro Paese un nuovo modello di aggregazione e di confronto tra imprese. Un codice volontario di cui le aziende aderenti si sono dotate al fine di dare garanzie aggiuntive  (rispetto alle norme cogenti) in termini di sicurezza alimentare, etica e tracciabilità delle produzioni.