Nel documento programmatico saranno contenute le indicazioni dettagliate attraverso le quali l'Italia prevede di definire i propri obiettivi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dovuti all’utilizzo degli agrofarmaci sulla salute umana e sull’ambiente.
A che punto siamo
Un tavolo tecnico ha elaborato le tracce di lavoro attualmente sottoposte al comitato di redazione - una sorta di sintesi del tavolo tecnico -, che si sta occupando di redigere la bozza del Pan.
Il passo successivo sarà quello di sottoporre la bozza agli stakeholder che faranno le valutazioni del caso.
E' presto per avere informazioni dettagliate sulle linee direttive interne al piano, essendo ancora in corso la discussione per la definizione di alcune importanti sfumature.
Una delle questioni che maggiormente preoccupa gli operatori del settore, è proprio quella che vengano introdotte misure e vincoli che possano pregiudicare la competitività del sistema agricolo nazionale, soprattutto in considerazione del difficile momento economico. Ma a destare ansie è anche la paura che manchi il tempo per la consultazione delle parti sociali.
A questo proposito, in base alla procedura ordinaria prevista da un regolamento comunitario, sarà attivata la fase di consultazione nella quale i soggetti interessati avranno almeno un mese di tempo per formulare considerazioni e proposte di modifiche al piano.
Gli gli organi competenti dovranno quindi rispondere formalmente con una modifica al piano o motivando il rifiuto di tali proposte.
Se tutto si manterrà nei tempi previsti, l'obiettivo è quello di arrivare al 26 di novembre, anche se le difficoltà non sono poche.
Passando prima attraverso un comitato scientifico previsto dal decreto di recepimento della direttiva, il Pan verrà emanato tramite decreto del Mipaaf di concerto con i ministeri competenti dell'Ambiente e della Salute.
Nessuna informazione è ancora disponibile sulle modalità di recepimento nazionale rispetto al contesto europeo; sulla tematica è stata posta la massima attenzione ma per conoscere nel dettaglio come ci confronteremo con gli altri paesi, è presto.
Qualche data
Nel Piano sarà definita, ove non previsto dalla direttiva, la tempistica dell'entrata in vigore di diversi provvedimenti. Per molti di essi sarà immediata mentre per altri vi sono diversi gradi di diluizione nel tempo.
Perché il sistema di produzione a lotta integrata diventi obbligatorio, si dovrà attendere il primo gennaio 2014 anche se entro il 30 giugno 2013 le Regioni dovranno dimostrare di essere in grado di mettere le imprese agricole nelle condizioni di attuare un sistema di difesa integrata obbligatorio.
Il controllo delle macchine irroratrici per uso professionale dovrà essere effettuato entro il 26 novembre 2016, come da decreto di recepimento.
Infine, per quanto riguarda la formazione, il sistema deve essere strutturato entro il 26 novembre 2013 e le sue 'conseguenze' tra cui i patentini, dovranno essere realizzati entro il 26 novembre 2015.