Sono iniziate da alcuni giorni le trebbiature dei cereali a paglia. La resa dei conti, sia agronomici sia economici, giunge quindi proprio adesso.
Per misurare l'efficacia delle proprie linee tecniche di diserbo, Cheminova Agro Italia ha realizzato alcuni campi prova presso l’azienda sperimentale dell’Università politecnica delle Marche, in collaborazione con la Facoltà di Agraria e la Società Agrigest.
Due le prove dimostrative previste: la prima basata sul nuovo erbicida "cross-spectrum" Caliban Top, la seconda sulla linea di Cheminova Agro Italia considerata più "tradizionale", ovvero basata su Ravenas Extra (clodinafop propargyl più diflufenican) e Nimble (tribenuron metile più tifensulfuron metile).
I test di campo hanno evidenziato ottime performance a favore di Caliban Top, il quale ha assicurato un'elevata efficacia soprattutto nei confronti di loietto e delle principali infestanti dicotiledoni presenti nel campo prova, come pure una perfetta selettività colturale.
L’efficacia, misurabile come controllo delle infestanti, è risultata comparabile allo standard di riferimento utilizzato, costituito da una miscela di iodosulfuron+mesosulfuron associato a florasulam+fluroxypir.
Caliban Top è stato applicato precocemente, con il frumento in fase accestimento, alla dose di riferimento di 400 g/ha. Inoltre, per assicurare alla sostanza attiva l'assorbimento ottimale da parte delle infestanti, Caliban Top è stato utilizzato in miscela con uno specifico bagnante.
Risultati misurabili in campo
Promossa da Cheminova Agro Italia, si è quindi tenuta una giornata in campo ad Agugliano, sulle colline marchigiane. L'evento è stato organizzato per consentire al mondo tecnico e professionale agricolo di prendere visione dei risultati ottenuti nelle prove sperimentali.
La manifestazione ha visto così confluire un centinaio fra cerealicoltori, contoterzisiti e tecnici provenienti dalle diverse province marchigiane.
Oltre alle prove sulla gamma Cheminova Agro Italia Italia per i cereali, i visitatori hanno potuto valutare anche le risposte in campo ottenute dall'adozione di tecniche di gestione conservativa del suolo e di trattamenti erbicidi su frumento duro.
Nel corso della visita, Rodolfo Santilocchi, della Facoltà di Agraria dell’Università di Ancona, ha illustrato infine i risultati di una sperimentazioni basata su diverse tecniche di coltivazione del trifoglio, inclusa la semina su sodo, con semina autunnale e primaverile.