Titolo completo: "CURVE DI RILASCIO DEGLI EROGATORI PER CONFUSIONE SESSUALE ISOMATE OFM ROSSO E ISONET A DI SHIN-ETSU CHEMICAL CO. LTD."
Per visualizzare le immagini nel formato originale - ingrandito, selezionare con un clicki grafici di seguito riportati:
Grafico 1: Confronto tra Curve di rilascio 2000/02 Isomate OFM Rosso (C. Molesta)
Grafico 2: Confronto tra Curve di rilascio 2001/02 Isonet A (A. Lineatella)
Per valutare la qualità di un diffusore per confusione sessuale occorre valutare alcuni parametri, tra i quali quello che riveste forse la maggiore importanza è la costanza e regolarità del rilascio del principio attivo nel corso della stagione.
Il feromone deve, cioè, essere rilasciato il più costantemente e regolarmente possibile, senza sbalzi repentini, per evitare che la sua concentrazione effettiva in campo oscilli in maniera preoccupante, ed eventualmente scenda al di sotto di quella utile per ottenere un buon effetto di confusione.
E’ altresì necessario che il diffusore adatti il suo rilascio all’andamento delle temperature medie, aumentando l’erogazione di principio attivo al loro aumentare, perché in queste condizioni maggiori saranno anche le perdite nell’atmosfera.
L’altro parametro che occorre tenere in considerazione è la lunghezza della “vita” del diffusore, ovvero il periodo di tempo durante il quale l’erogazione di feromone risulta continuativa.
A questo scopo, durante ogni stagione, alcuni diffusori posizionati ad inizio del volo della specie bersaglio, vengono prelevati in tempi successivi ed inviati al laboratorio di Shin-Etsu Chemical Co. Ltd. in Giappone dove sono sottoposti ad analisi allo scopo di verificarne il contenuto di principio attivo. In questo può essere valutato il loro corretto funzionamento costruendo quella che viene chiamata curva di rilascio.
Nel caso dei prodotti Isomate OFM rosso (C. molesta) e Isonet A (A. lineatella) i grafici riportati (per visualizzare gli ingrandimenti, cliccare su: 1. Isomate OFM rosso - 2. Isonet A) indicano le curve di rilascio dei diffusori, espresse in percentuale di principio attivo contenuto in relazione ai giorni trascorsi dall’applicazione in campo.
E’ importante che la curva di rilascio sia la più lineare possibile e senza sbalzi, perché questo è indice di costanza di erogazione.
La sua inclinazione indica invece la velocità con la quale viene rilasciato il principio attivo nell’unità di tempo.
Più la curva di rilascio è inclinata e più è veloce l’erogazione, con effetto negativo sulla durata complessiva dell’erogazione.
Nel caso dei due prodotti in esame, le curve di rilascio fatte registrare nei due anni considerati sono quasi sovrapponibili, a testimonianza di uno standard qualitativo del processo produttivo oramai consolidato.
Nota bene: La durata del rilascio dell’erogatore espressa in giorni non è una variabile fissa, ma una variabile dipendente dalle medie delle temperature e delle velocità dei venti delle zone di applicazione.
Applicando in tempi diversi nel corso della stagione uno stesso erogatore, la lunghezza del rilascio può non essere la stessa. Per tale motivo un erogatore che applicato a Marzo può durare 160-180 giorni, applicato a Luglio avrà una vita molto inferiore.
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Fonte: Agronotizie