Le associazioni Aiel, Anev, Aper, Assolterm, Assosolare, Federpern, Fire, Fiper, Gifi e Ises Italia hanno sottoscritto un documento congiunto contenente alcune osservazioni sul testo del Pan-Piano di azione nazionale per le fonti rinnovabili. Il documento congiunto è stato inviato al ministero dello Sviluppo economico nella giornata di martedì 29 giugno 2010.
Le suddette associazioni hanno manifestato il loro apprezzamento al testo del Pan che, rispetto al passato, presenta in modo molto più completo e accurato la situazione del settore delle fonti rinnovabili, ponendosi dunque come una base efficace per individuare le azioni più opportune per supportare la crescita delle fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi comunitari, ma soprattutto con le potenzialità di un settore che avrà un ruolo sempre più centrale a livello globale, e su cui è fondamentale che l’industria nazionale giochi un ruolo di primo piano.
Per contribuire a rendere il Pan più funzionale agli obiettivi da perseguire, le 10 associazioni firmatarie del documento hanno fornito una serie di suggerimenti.
In particolare, sui regimi di sostegno alla promozione delle Fer, esse propongono di inserire il principio “chi inquina paga”, addossando, quindi, l’onere degli incentivi alla produzione elettrica e termica da Fer a chi consuma combustibili fossili; inoltre ritengono fondamentale valutare le opportunità industriali e occupazionali che deriverebbero dall’investire sulle Fer, nonché i ritorni economico-occupazionali in termini di effetto keynesiano indotto, che nel loro insieme riducono in misura notevole l’onere effettivo per le incentivazioni.
Nel documento congiunto viene proposta anche la sostituzione dell’ipotesi di adeguamento triennale degli incentivi con un meccanismo permanente per il loro adeguamento, che ne verifichi il percorso di crescita rispetto all’obiettivo assunto e ne valuti nel tempo eventuali correttivi; inoltre viene ritenuto opportuno l’inserimento nel Pan di un richiamo sulla necessità che il raggiungimento degli obiettivi si traduca in un’occasione di crescita per l’industria nazionale.
Le associazioni firmatarie suggeriscono anche di completare la proposta del Pan con un’analisi di impatto economico/sociale, in grado di stabilire le condizioni affinché il sistema energetico nazionale possa raggiungere gli obiettivi fissati dalla direttiva 2009/28/CE.
Per i protagonisti del settore delle rinnovabili, dunque, la struttura del Pan consente di evidenziare con chiarezza lo stato dell’arte e le proposte, ma rende anche evidenti alcune debolezze in particolare per quanto concerne le misure di supporto allo sviluppo delle rinnovabili, per le quali le associazioni hanno avanzato numerose proposte volte a renderle più funzionali agli obiettivi da realizzare.
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