Periodicamente, in questa sezione di AgroNotizie, pubblichiamo una sintetica spiegazione della struttura di Gea.vite®, prendendo in considerazione i singoli ambiti che compongono il Questionario e il Protocollo.
La suddivisione in 11 capitoli, per un totale di circa 250 quesiti, consente di ottenere un approccio globale di filiera, grazie al quale gli addetti al settore possono trovare utili spunti di riflessione per il miglioramento in qualsiasi ambito gestionale, dalla campagna alla cantina.
Nell’ambito del Capitolo 9 vengono trattate tutte le tematiche concernenti la formazione dello staff aziendale, nonché la comunicazione interna, fattori che si ripercuotono anche su una migliore comunicazione verso l’esterno. Volendo affrontare infatti un approccio più razionale dell’azienda, non si può dimenticare che tutti gli sforzi compiuti a livello tecnico e gestionale non possono essere dovutamente compiuti se non vengono condivisi a livello aziendale: spesso è necessario lo sforzo di tutti per raggiungere gli obiettivi prefissati. In tal senso si ritiene che questo Capitolo, seppur meno rilevante da un punto di vista puramente tecnico, rappresenti uno degli aspetti di rilievo per una corretta e attenta gestione.
Introduzione alle tematiche trattate
Il Capitolo 9 del Protocollo Gea.vite® verte l’attenzione sul ruolo che il personale interno all’azienda può avere sulla buona riuscita e successo dell’implementazione di determinate misure migliorative. E’ noto infatti come la sensibilizzazione, responsabilizzazione ed educazione del personale riguardo alle scelte a alle strategie aziendali rappresenti un elemento fondamentale per il successo di qualsiasi operazione realizzata; in particolare l’operatore che si sente coinvolto nelle scelte e che le può condividere in fase decisionale si sente anche maggiormente responsabilizzato e motivato affinché esse vengano attuate al meglio. E’ quindi anche importante motivare ed incentivare coloro che svolgono in maniera accurata le proprie mansioni al fine di instaurare un continuo processo di miglioramento all’interno dell’azienda stessa. Per questo la formazione permanente del personale aziendale, calibrata in modo adatto ad ogni livello, deve essere vista come un obiettivo imprescindibile e un mezzo per l’evoluzione e la crescita aziendale.
Altro aspetto importante, concernente l’ambito della formazione, già trattato diffusamente nel Capitolo 1 (Sicurezza ambientale e del lavoro) e successivamente nel Capitolo 11, è quello relativo alla informazione del personale riguardo ai rischi ai quali è soggetto durante la realizzazione di determinate operazioni, affinché esse vengano svolte nel massimo rispetto delle misure precauzionali comunicategli dal proprio datore di lavoro.
Infine, sempre nell’ambito della comunicazione, si annoverano tutti gli aspetti relativi a quella rivolta verso il consumatore; in tal senso l’azienda deve adottare strategie di comunicazione pianificate ed efficaci nei confronti dei propri stakeholders (portatori di interessi: es. consumatori, giornalisti etc.).
Modalità di approccio GEA.vite® (www.geavite.it)
Il Capitolo 9 - “Formazione e comunicazione” del Protocollo Gea.vite® propone diversi quesiti, corredati, all’interno del Protocollo, da specifiche trattazioni e indicazioni, nonché da immagini esplicative e bibliografia per ulteriori approfondimenti.
Nel Capitolo vengono proposti sette quesiti finalizzati alla valutazione dell’impegno aziendale verso gli aspetti relativi alla formazione del personale e comunicazione degli obiettivi aziendali.
Essi sono così ripartiti:
• 2 riguardanti l’organizzazione generale della formazione e degli incontri formativi;
• 1 inerente le forme di incentivazione adottate;
• 1 riguardante la formazione tecnica del personale che opera in campo;
• 1 relativo alla comunicazione degli obiettivi aziendali;
• 2 dedicati ad azioni specifiche di formazione tecnica (comitati tecnici e bollettini).
All’interno del Questionario, al quale l’azienda può accedere dopo aver ottenuto le credenziali necessarie per l’ingresso al sito www.geavite.it, ciascuna domanda prevede diverse possibilità di attribuzione di punteggi (da 0 a 4) e, per ciascun punteggio, vengono codificate le motivazioni di tale attribuzione.
Queste ultime necessitano tuttavia di integrazioni da parte dell’azienda a seconda degli specifici casi; è previsto a tal fine uno spazio “Note” in cui possono essere registrati brevi commenti aggiuntivi da parte dell’utente.
Il Protocollo riporta per ciascuna domanda un testo integrativo di approfondimento e relativi riferimenti normativi e bibliografici. Vengono inoltre inseriti riferimenti utili per l’adozione di protocolli specifici da adottate per le varie voci di valutazione.
Si ricorda comunque che la complessità degli argomenti proposti implica in ogni caso l’utilità della consultazione degli approfondimenti bibliografici in corrispondenza dei punti di maggior criticità per il contesto in esame.
A livello esemplificativo si riportano due esempi
L’autovalutazione condotta direttamente dall’utente permette l’acquisizione di competenze ulteriori, nonché la possibilità di identificazione dei punti critici e la valutazione e comunicazione del miglioramento negli anni. A tal fine si consiglia l’applicazione del Protocollo per più anni successivi.
Al termine della compilazione del questionario on-line, all’Azienda viene fornita una rappresentazione grafica e scritta della propria condizione rispetto a valori massimi e minimi ottenibili.
Come descritto per i precedenti capitoli presentati nelle uscite di Agronotizie, anche per quest’ultimo i punteggi vengono riassunti in due indici: EQ (Efficienza e qualità) e BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità sociale), espressi come percentuale del massimo potenzialmente conseguibile; in questo caso tuttavia il maggior peso viene naturalmente assegnato all’indice BIOPASS a cui fa diretto riferimento il Capitolo stesso.
Anche questo Capitolo infatti racchiude al suo interno aspetti sia di interesse tecnico, azioni cioè atte ad apportare migliorie di ordine qualitativo sul prodotto o di miglioramento generale dell’efficienza gestionale, sia aspetti inerenti il complessivo livello di sostenibilità aziendale, intesa nella sua completa accezione (economica, ambientale, sociale).
Ciò permette una chiara quantificazione del miglioramento nel tempo e consente di conseguenza di poter comunicare in maniera consapevole tale miglioramento, sulla base di un’effettiva variazione della valutazione numerica anno per anno.
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Fonte: Sata Studio Agronomico