Anche se si è fatta attendere, quella del 2013 sarà una vendemmia da ricordare per l’Emilia-Romagna. Le previsioni infatti dicono che sarà un’annata ottima nella qualità e buona nella quantità. 
“Ritornano le mezze stagioni e la vendemmia viene riportata a tempi più naturali - afferma Coldiretti Emilia-Romagna, ricordando che la raccolta inizierà la prossima settimana con circa due settimane di ritardo rispetto al 2012 - In Romagna si registrano oltre 10 giorni di ritardo rispetto al 2012 mentre sui Colli Bolognesi il ritardo è di 15 giorni. Questo ritorno alla normalità avviene grazie all’andamento climatico dei mesi scorsi: temperature estive non eccessivamente bollenti ed escursioni termiche tra il giorno e la notte che hanno favorito un’ottima maturazione delle uve. Anche se molto dipenderà dall’andamento climatico delle prossime settimane si prevede comunque una buona vendemmia per tutti i tipi di vino. La produzione di quest’anno dovrebbe aumentare del 3-4% rispetto al 2012, quando furono prodotti 5 milioni e 600 mila ettolitri di vino, per una produzione lorda vendibile di oltre 400 milioni di euro. In Emilia-Romagna ci sono 52 mila ettari di vigneto, coltivati da 23 mila aziende, più di un terzo (35%) delle quali vende direttamente al consumatore”.

Uno sguardo alla vendemmia nell'imolese
Anche a Imola la situazione è in linea con quanto accade in tutta la regione e in tutto il territorio italiano. “La vendemmia del 2013 si prospetta decisamente migliore rispetto al 2011 e al 2012 - spiega Cesare Pasini, direttore di Cavim -. Se le condizioni atmosferiche delle prossime settimane saranno buone avremo un’interessante vendemmia: elevata produzione ed elevata qualità. Attualmente siamo in ritardo di circa 2 settimanerispetto allo scorso anno. Il picco della raccolta dovrebbe esserci per la metà di settembre. Le uve risultano essere sane. Pensiamo di poter raccogliere circa 250-260 mila quintali di prodotto (+15% rispetto al 2012). La gradazione alcolica sarà mediamente più bassa anche se l’acidità e il ph dovrebbero essere buoni”.
 
 Cresce l'export
 La vendemmia attualmente in corso presenta un aumento in valore del 10% nelle esportazioni dl vino Made in Italy, che vola verso il record storico di 5 miliardi delle spedizioni all’estero.
"E’ quanto emerge dai dati Istat sul commercio estero relativo al primo quadrimestre del 2013 - spiega Coldiretti -. La produzione è stimata dai 42 ai 44,5 milioni di ettolitri secondo le previsioni di Assoenologi. Rispetto agli scarsi raccolti del 2012 si prevedono aumenti fino al 5% per Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Umbria, fino al 10% per Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Liguria, Molise, Basilicata e Calabria, fino al 15% per Trentino Alto-Adige, Campania e Puglia ed una punta fino al 20% in Abruzzo. In calo la produzione nel Friuli Venezia-Giulia (-5%). L’Italia con la vendemmia 2013 è quindi il secondo produttore mondiale di vino dopo la Francia in cui la produzione è stimata pari a 46 milioni di ettolitri, in aumento del’11% rispetto allo scorso anno".