Promuovere i vini bianchi di Romagna, renderli memorabili, creando visibilità e reputazione, favorendone la conoscenza e la diffusione tra i wine lover e nei locali pubblici, ristoranti, hotel, enoteche e wine bar. Cominciando proprio dal territorio romagnolo.

E' questa la mission del Club dei bianchi in Romagna, il sodalizio nato fra quindici cantine, dalle colline di Rimini alla provincia di Ravenna: Braschi (Mercato Saraceno), Celli (Bertinoro), Enio Ottaviani (San Clemente Rimini), Montaia (Cesena), Pertinello (Galeata), Podere Vecciano (Coriano), Podere Palazzo (Cesena), Poderi dal Nespoli (Civitella), Randi (Fusignano), San Valentino (Rimini), San Patrignano (Rimini), Tenuta Casali (Mercato Saraceno), Tenuta Masselina (Castelbolognese), Tenuta Santa Lucia (Mercato Saraceno), Zavalloni (Cesena).

Da oltre un decennio i vini di Romagna hanno alzato l'asticella di qualità e piacevolezza mantenendo allo stesso tempo un buon rapporto qualità-prezzo. E i numeri della diffusione all'estero danno ragione al vino regionale, tanto che l'export continua ad aumentare e nell'ultimo anno è cresciuto addirittura in doppia cifra (+11,3%, rispetto al dato nazionale +6,4%).

Però, paradossalmente, il percepito del vino romagnolo, a livello nazionale, rimane al di sotto dell'effettivo valore del prodotto. E questo in modo particolare per quanto riguarda i vini bianchi.
 

La Romagna dei vini bianchi

Eppure in Romagna c'è un mondo in bianco. Ci sono i classici autoctoni di grande pregio come l'Albana Docg, i cui grappoli dalle colline del Cesenate si rincorrono verso Bertinoro e su su fino a Dozza; la Rebola (da Grechetto gentile), nel Riminese, il Trebbiano e il Pagadebit (Bombino bianco) in tutta la Romagna. Senza dimenticare i vitigni minori e quelli riscoperti come il Famoso (Rambèla, nella Bassa Romagna). E poi un'infinità di altri vitigni (internazionali) come il Pinot bianco, il Sauvignon blanc, il Riesling o lo Chardonnay che crescono a loro agio nei terroir romagnoli.

Così, convinti del valore e della piacevolezza dei propri vini, un'avanguardia di imprenditori romagnoli ha deciso di unire gli sforzi per promuovere diffusione e conoscenza dei bianchi regionali. Consapevoli anche che il tipo di alimentazione verso cui negli ultimi anni si stanno orientando i consumi favorisce l'abbinamento con i vini a bacca bianca.
Ed è dunque sui bianchi che si concentrerà la sfida commerciale dei prossimi anni.
 

Iniziative in programma

Detto fatto. E' stato infatti stilato un programma di iniziative rivolte al pubblico e agli addetti ai lavori. A coadiuvare il Club, l'Agenzia PrimaPagina di Cesena e Taste Production di Forlì.

Si comincia dalla comunicazione che sarà articolata attraverso i media tradizionali e social dedicati (hashtag #vinibianchiromagna), mentre prossima è la realizzazione di un rivista-guida indirizzata agli operatori dell'Horeca, ma anche al pubblico per diffondere informazioni e approfondimenti sui vini bianchi romagnoli e sulle tante etichette dei soci del Club.
In cantiere ci sono poi eventi dedicati dove i vini bianchi del Club saranno presentati agli operatori e al pubblico.