Martedì 24 marzo, nell'ambito di Vinitaly (Veronafiere, 22-25 marzo) si terrà alle 10.30 nella sala Respighi, al 1° piano del Palaexpo, il convegno organizzato da Ccpb intitolato "Le qualità del vino: come valorizzarle e certificarle", moderato da Ivano Valmori, direttore di AgroNotizie

Il vino è con molta probabilità il prodotto che più di altri esprime il forte legame con il territorio da cui proviene. La caratterizzazione del vitigno, le modalità di coltivazione, la localizzazione geografica, il processo di vinificazione, le modalità di imbottigliamento e di conservazione e l’attenzione ai valori della sostenibilità intesa soprattutto nelle sue accezioni ambientali e sociali, definiscono un bouquet di qualità che è possibile differenziare in funzione dei singoli caratteri poc’anzi richiamati.

La viticoltura è una delle principali attività agricole: facendo riferimento alla campagna agraria 2012/13 la superficie vitata nazionale ammontava a 751.998 ettari; un bacino produttivo che ha fatto dell’Italia il principale Paese produttore di vino di qualità in ambito europeo. Di questo la superficie vitata condotta con il metodo biologico nel 2013 ha totalizzato una superficie pari a 67.937 ettari con un incremento sull’anno precedente del 18,5% a testimonianza del forte interesse del settore verso il biologico. L’Italia, inoltre, si colloca al primo posto nell’Ue per i vini a denominazione con 73 Docg, 332 Doc e 118 Igt (dati 2014).
Un insieme di potenzialità che contribuiscono, tramite il vino, a dare valore a territori e interi settori produttivi che toccano l’intera filiera di produzione, dai produttori agricoli, alle fasi della trasformazione, la ristorazione e la distribuzione con un indotto economico straordinario e in grado di competere su tutti i mercati.

Ccpb e Certiquality offrono uno dei panorami più completi di servizi di certificazione in grado di dare valore a questo prodotto straordinario. La certificazione Brc secondo i nuovi standard garantisce l’accesso ai più importanti retailer e mercati mondiali, le certificazioni di processo relative al biologico e ai vini tipici possono garantire mercato e consumatori sulle qualità derivanti da tali processi. La valorizzazione della filiera e la sostenibilità espressa dal vino in termini di riduzione dei principali indicatori impattanti l’ambiente quali le emissioni in gas serra e il consumo idrico comportano certificazioni di alto valore in grado di fornire strumenti manageriali e di marketing necessari a rendere sempre più competitiva la produzione sul mercato.


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