In occasione del tour televisivo “Grano Italia” di Agrilinea, AgroNotizie ha intervistato in esclusiva Giuseppe Alonzo, presidente del Cra, che ha delineato gli obiettivi dell’istituto e le modalità con cui si sta attuando l’inclusione del Cra - Nut (ex Inran) all’interno di questo prestigioso ente di ricerca.

Il Cra è stato istituito nel 1999 ed ha portato ad unire in un’unica entità le attività svolte da 47 Istituti di ricerca sparsi su tutto il territorio nazionale. “E’ stata un’impresa titanica che ha permesso di armonizzare tutte le procedure di carattere amministrativo, operativo e di divulgazione di tutte le eccellenze della ricerca nel settore primario italiano che afferivano al Mipaaf”, ha detto Alonzo.
 

“A noi piace fare ricerca - sottolinea il presidente del Cra -, ma la nostra ricerca deve essere orientata a risolvere i problemi reali dei produttori per creare nuove opportunità di valorizzazione del made in Italy. Se fossimo lontani dagli agricoltori non saremmo in grado di ascoltarli e di comprenderne a fondo le esigenze per trovare le vere soluzioni ai loro problemi. Il Cra è vivo sul territorio e la ricerca che fa è il sottoprodotto dell’aiuto che riesce a dare al territorio stesso”, ci ha confermato Alonzo.

L’ultima operazione fortemente voluta dal ministero è l’accorpamento dell’ex Inran.
“Finora non avevamo una specificità nel settore della nutrizione e dell’alimentazione e sono convinto che questo aiuto che può venire dagli oltre 200 ricercatori dell’Inran ci permetterà di dare una continuità di filiera e di seguire il processo produttivo dalla terra fino alla tavola nel rispetto della sicurezza alimentare e della salute del consumatore”.

Per legge, dal 7 luglio del 2012, Inran è ufficialmente parte integrante del Cra, ma solo recentemente sono stati perfezionati i decreti per trasferirne il completo controllo. E’ stato un anno difficile per i 200 dipendenti dell'Istituto, in quanto non era chiaro da dove sarebbero arrivati i soldi per finanziare le attività ordinarie e straordinarie di questo ente.

Nello scorso anno alcuni dipendenti dell’ex Inran sono stati privati dello stipendio per alcuni mesi, ma ora sono stati svolti tutti gli adempimenti di carattere legislativo. Attualmente “stiamo facendo dialogare tutti i sistemi amministrativi - precisa Alonzo - ottimizzando i costi, dismettendo affitti ed individuando le risorse necessarie".

“In un clima di tagli generalizzati stiamo cercando, Cra ed ex Inran, di capire gli obiettivi di sviluppo e le opportunità di crescita, senza nessuna prevaricazione e con lo scopo unico di tutelare i posti di lavoro e svolgere il migliore dei lavori per i produttori e i consumatori del prodotto agricolo Italiano".

Secondo Alonzo è necessaria la massima “chiarezza di obiettivi da parte del sistema Italia. Sarebbe opportuno che le competenze in campo agricolo restassero al ministero dell’Agricoltura, evitando  ingiustificabili sprechi di energie e di risorse. Perché non ci coordiniamo per svolgere azioni armonizzate, decidendo chi si occupa della tutela della salute dei cittadini, senza disperdere risorse nella creazione di possibili doppioni?”.

Il prossimo passo è rappresentato dalle decisioni che vorrà assumere Consiglio di amministrazione del Cra che si svolgerà il 12 settembre; qui verranno condivisi tutti i dati dei bilanci acquisiti dell’ex Inran. “Ora abbiamo i dati e in quell’occasione verranno definite le altre azioni che dovranno essere intraprese", ha concluso il presiden