"Quello del vino è il settore dove sono stati utilizzati il maggior numero di voucher o buoni lavoro tra le diverse attività agricole ed extragricole". A rilevarlo è una indagine della Coldiretti, divulgata in occasione dell'incontro con il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi al Vinitaly, dalla quale "si evidenzia che i voucher sono stati introdotti in via sperimentale proprio nel vino nella vendemmia 2008 e da allora (1/8/2008) ne sono stati utilizzati complessivamente 12,3 milioni dei quali 3,4 milioni in agricoltura di cui 1,8 milioni per la vendemmia". 

Una conferma dell'importanza del lavoro in vigna nel garantire opportunità di occupazione ed integrazione per giovani e pensionati ma anche degli stranieri. 

"Nel solo distretto del prosecco - ha comunicato la Coldiretti - lavorano immigrati di ben 53 differenti nazionalità da 4 diversi continenti". La confederazione sottolinea inoltre che gli "acquisti direttamente in cantina hanno raggiunto nel 2010 il valore di 1,2 miliardi di euro pari al 15% del fatturato dell'intero settore. Si tratta - chiarisce la Coldiretti - di un fenomeno in rapida espansione che rappresenta una opportunità per i consumatori che possono così risparmiare e garantirsi acquisti di qualità, ma anche un'occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare una specialità territoriale unica e inimitabile".

"Quello vitivinicolo è un settore che si caratterizza per una penetrazione crescente nei mercati internazionali. Mobilita un indotto di grande rilievo, e produce grande occupazione". Lo ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. 

"La dimensione occupazionale - ha specificato Sacconi - è in crescita e si evidenzia per una sempre maggiore trasparenza nei rapporti di lavoro, attraverso i voucher, con una preoccupazione nel mezzogiorno dove, nonostante una sempre più stretta vigilanza, rimane ancora una forte attitudine ai rapporti sommersi".