"250mila sono gli ettari di superficie, tra vigneti ed oliveti, condotti dai giovani imprenditori di Confagricoltura". Lo ha ricordato il presidente dell'Anga, Nicola Motolese nel corso di un incontro al Vinitaly.
"Manifestazione questa - ha aggiunto - che permetterà di valorizzare in pieno la qualità e la varietà che contraddistinguono le produzioni delle giovani imprese, capaci di anticipare gusti e tendenze".
Confagricoltura ricorda che sono moltissimi, infatti, i giovani che scelgono di impegnarsi nei settori olivicolo e vitivinicolo, puntando su politiche commerciali innovative, che accorciano la filiera.
"Vino ed olio sono settori strettamente legati tra loro e in un mercato sempre più competitivo e globale, è fondamentale l'intervento dei giovani attenti alla sperimentazione, alla sostenibilità, ma anche al recupero delle tradizioni - sostiene Motolese - Imprese junior che approcciano il mercato con le più moderne strategie, ottimizzano gli investimenti, e sono capaci di comunicare in modo nuovo ed efficace".
Secondo un'indagine Censis per Confagricoltura, spiega l'organizzazione, sono spesso le aziende guidate da giovani quelle che riescono a collocarsi in nicchie di mercato remunerative. Gli imprenditori alla guida delle imprese di questo cluster sono contraddistinti da due caratteristiche molto particolari: un'età anagrafica decisamente bassa per il sistema agricolo nazionale, con il 51% dei titolari con un'età inferiore ai 40 anni ed una spiccata omogeneità culturale, che si concretizza in comportamenti manageriali e di marketing innovativi.
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