Riuniti in seduta plenaria a Parenzo (Istria, Croazia), i rappresentanti politici e professionali dell’Arev - Assemblea delle Regioni europee viticole, dopo essersi scambiati le proprie esperienze in materia di attuazione della riforma dell’Ocm Vino, ed in conformità con le disposizioni prese ad Evora 2009, hanno adottato all’unanimità una risoluzione.

Costata la difficile situazione dei mercati vitivinicoli nella maggior parte delle regioni europee nonostante le importanti misure di estirpazione e di promozione promosse dal 2008, l’Arev teme che non siano realizzabili gli maggiori obiettivi della riforma, che erano quelli di incrementare la produttività dei produttori europei, di recuperare quote di mercato sul mercato mondiale e di ristabilire l’equilibrio fra domanda ed offerte. Ha il timore che la deregolamentazione avviata accresca al contrario gli effetti nefasti al livello socioeconomico, in particolare per le piccole e medie imprese.

In tale contesto, l’Arev esige che la valutazione degli effetti della riforma imposta alla Commissione in occasione del Consiglio dei ministri dei giorni 18 e 19 dicembre 2008, stipulata all’articolo 184 N.8 del Regolamento CE 1234/2007, non costituisca un semplice rapporto in itinere, ma un’occasione di decidere sulla necessità di riformare la riforma alla luce del suo impatto economico, sociale ed ambientale, cioè:

  • il mantenimento del quadro generale dei diritti d’impianto,
  • il mantenimento ed il rafforzamento del catasto viticolo,
  • il mantenimento delle regole di etichettatura che distinguono i Dop/Igp  e gli altri vini,
  • il mantenimento del dispositivo finanziario proprio del settore viticolo nel asse uno,
  • la libertà per gli Stati membri di orientare gli aiuti dell’Unione europea (promozione all’esterno o all’interno dell’Unione europea oppure in favore di vitigni a carattere particolare, come i vitigni a forte pendenza…).

Inoltre, l’Arev reitera la richiesta urgente per l’attivazione di un Osservatorio della viticoltura europea, che dia i mezzi di conoscere con precisione la situazione nelle diverse regioni e nei diversi Stati.