La fiera, per la sua grande affluenza, si è rivelata l’occasione ideale per analizzare e confrontarsi con gli addetti del settore su un tema caldo come l’attuale “vuoto legislativo” nella regolamentazione del mercato dei fitofarmaci ad uso non professionale (Unp), una questione che tocca non solo il consumatore finale, ma soprattutto i commercianti e le aziende produttrici.
Un mercato, quello degli fitosanitari, che malgrado la sua importanza economica è destinato a subire nei prossimi anni una profonda trasformazione, determinata da normative europee e nazionali sempre più restrittive. Il convegno ha rappresentato anche l’occasione per confrontarsi con i molti rivenditori provenienti da tutta Italia presenti in sala, i quali hanno espresso le loro preoccupazioni e domande rispetto le numerose “zone grigie” non ancora regolamentate dalla legge con le quali si confrontano giornalmente.
Il convegno, moderato da Paolo Milani, direttore di Greenline, ha presentato il tema nella sua complessità grazie alla partecipazione di relatori che rappresentavano gli operatori dell’intera filiera del verde.
Tra questi, Bruna Heidempergher di Ikosagro ha presentato i risultati di un’importante ricerca, condotta in collaborazione con Kollant/Adama, sul segmento degli utenti amatoriali (hobby farmer), sulle loro abitudini d’acquisto, le colture coltivate e il fatturato da loro generato nell’acquisto di fito-farmaci.
Gli aspetti normativi e più tecnici del convegno sono stati chiariti da Lorenzo Faregna, direttore di Agrofarma, che ha presentato lo stato dell’arte della futura normativa, e da Vittorio Ticchiati, direttore di Compag - Federazione nazionale commercianti prodotti per agricoltura, che ha presentato le linee guida elaborate dall’Associazione e definito/chiarito le caratteristiche dell’utilizzatore non-professionale ai riveditori.
Il convegno si è concluso con due importanti interventi da parte di Giacomo Brusa, membro dell’Aicg, che ha sottolineato la centralità dei Garden Center nella vendita dei fitosanitari in Italia, e di Winand Rose, ceo di Kollant, che ha riportato gli orientamenti internazionali sulla gestione di questa categoria di prodotti nelle realtà commerciali (Garden Center, Agrarie e GD Specializzata) in Germania.
“Come azienda che fa parte della multinazionale Adama, Kollant è stata tra le prime ad adattare le proprie etichette al nuovo regolamento CLP quando è entrato in vigore, e ora per evitare queste “zone grigie” nel segmento dei fito-farmaci, dobbiamo lavorare in maniera approfondita con Agrofarma e Compag. Ed è questo che intendiamo fare come azienda”, ha concluso Winand Rose, Ceo di Kollant.
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Fonte: Kollant