Nello stesso periodo le estensioni di impiego di prodotti già autorizzati per risolvere emergenze fitosanitarie hanno invece riguardato 48 prodotti. Osservando le tipologie di prodotto si possono elencare 5 fitoregolatori (che probabilmente in futuro non potranno più essere oggetto di autorizzazione per emergenza fitosanitaria), 19 insetticidi, 3 acaricidi (di cui due contemporaneamente insetticidi), 15 fungicidi, 8 nematocidi, 16 battericidi (quasi tutti rameici) e 7 diserbanti. Vince la classifica dell'emergenza fitosanitaria più gettonata la Drosophila suzukii, seguita dai nematodi e dalla Psa.
Nell'ambito delle colture vince l'actinidia con 16 citazioni (tutte relative alla PSA), seguita da vite (13 autorizzazioni, principalmente per Drosophila suzukii), fragola (12 autorizzazioni, Drosophila suzukii e Nematodi) e pomodoro (10 autorizzazioni, varie avversità, stimolo allegagione). Le rimanenti approvazioni sono sparse in altre 49 colture, dal cetriolo al pioppo, dall'anguria al riso. Anche se le autorizzazioni per emergenza fitosanitaria dovrebbero risolvere le problematiche delle colture minori, per le quali si tende a investire sempre di meno, per vederne una dobbiamo scendere al quinto posto della graduatoria, dove troviamo il cetriolo, peraltro considerata maggiore nel resto d'europa.
Infine la graduatoria dei prodotti per i quali questo tipo di autorizzazioni è stato richiesto e concesso il maggior numero di volte è ad appannaggio del Foray 48b della nipponica Sumitomo, giunto alla dodicesima edizione (Foray 48b twelve), anche se le effettive autorizzazioni straordinarie concesse sono state undici, in quanto nel 2008 i trattamenti aerei in Sardegna sono stati effettuati con un formulato simile. Secondi classificati a pari merito l'1,3-dicloropropene, il rame e lo zolfo per trattamenti aerei, per i quali le autorizzazioni eccezionali vengono concesse sin dal 2009 e medaglia di bronzo al propanile, che ha iniziato l'anno successivo. In verità i trattamenti aerei con rameici, zolfo e Bacillus thuringiensis sono stati effettuati anche prima del periodo considerato, avvalendosi di deroghe concesse a livello nazionale e locale, senza venire annoverati nella relativa banca dati.
Visti anche questi ultimi dati, è più appropriato chiamare le “autorizzazioni eccezionali” con il termine “autorizzazioni in deroga” in quanto in molti casi l'eccezione è diventata regola, in quanto non è ancora stato possibile trovare valide alternative a sostanze attive come quelle citate.
Come consueto qui potrete trovare un riepilogo delle autorizzazioni in deroga concesse nel 2015.
Per saperne di più
- Tabella riepilogativa autorizzazioni in deroga (aggiornamento del 15 dicembre 2015).
- Portale del Ministero della Salute riguardante le autorizzazioni eccezionali.
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Fonte: Agronotizie