L'antefatto: un "allarme vite" parte in Alto Adige il 30 giugno, per lo meno su web, con un intervento di Max Niedermayr, presidente del Consorzio Vini Alto Adige. Senza mai nominare il prodotto oggetto della contestazione, il Presidente stima un danno compreso fra il 10 e l'80 per cento a seconda della zona e della varietà. A una prima valutazione i sintomi di fitotossicità riguarderebbero un quinto degli ettari vitati dell’Alto Adige, ovvero mille su 5.000, sempre secondo Niedermayr.

Una fitotossicità strana, con sintomi a carico soprattutto del grappolo, il quale mostra gradi variabili di acinellatura. Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer e Merlot le varietà più colpite nel Sud Tirolo, mentre per l'enologo elvetico François Montet, presidente della Federazione vodese dei vignaioli, il danno sarebbe più vistoso sulle varietà Chasselas, Gamay e Pinot Nero.
 
Analoghe situazioni vengono riportate anche in Austria, Germania, Svizzera e Francia. Nel Paese d’Oltralpe la superficie potenzialmente interessata parrebbe intorno ai 14 mila ettari, ma stando a quanto afferma Stephanie Goutorbe, responsabile francese della comunicazione Bayer, sarebbero stati segnalati solo pochi danni, in particolare nei vigneti della zona dello Champagne e della Loira.  
 
Già, perché il dito accusatore è passato presto su Luna Privilege, l’antibotritico di Bayer Cropscience a base di fluopyram. Un prodotto, peraltro, dal profilo tossicologico eccellente risultando un “Non classificato”. Come poi riporta l’etichetta stessa del prodotto, “Grazie alla sua eccellente attività preventiva ed alla sua prolungata durata d’azione si consiglia l’impiego di Luna Privilege nel trattamento di pre-chiusura [del grappolo, nda]”.

E qui sta forse buona parte del problema: a quanto pare, l’annata 2014 avrebbe obbligato a ripetute applicazioni antibotritiche anche a stagione avanzata, inducendo i viticoltori a effettuare trattamenti a ridosso della raccolta con il grappolo ormai prossimo alla completa maturazione. Dal momento che su uva da vino l'antibotritico di Bayer ha 21 giorni di intervallo di sicurezza, è stato quindi possibile applicarlo fino a un periodo di quasi due mesi successivo a quello consigliato. I danni – sempre stando a quanto afferma François Montet – si sarebbero infatti verificati solo nei vigneti trattati dopo la fase di pre-chiusura del grappolo, ovvero quella indicata per Luna Privilege.
 
Sia come sia, da giugno sono passati quattro mesi e anche in Italia Bayer starebbe verificando con attenzione l’effettiva influenza di Luna Privilege sui danni riscontrati, perché non sono ancora del tutto chiare le dinamiche fisiologiche alla base del fenomeno. Un processo d'indagine che si fonda ovviamente sulla massima collaborazione della Società con il mondo tecnico viticolo. Anche in Svizzera, secondo il quotidiano web Ticino Online, ciò starebbe già avvenendo, per giunta in "un'atmosfera costruttiva", come sottolinea Willy Deladoëy,  presindente della Federazione svizzera dei viticoltori e vignaiolo egli stesso.
 
Non resta quindi che attendere che le indagini tecniche delineino al meglio le cause del fenomeno.