La Direttiva quadro sull’uso sostenibile dei agrofarmaci, al secolo la Direttiva 2009/128/CE, provocherà un cambiamento radicale all’interno del panorama agricolo europeo. Con l’introduzione del cosiddetto 'pacchetto agrofarmaci', ogni Stato membro dovrà infatti discutere internamente ed elaborare programmi per garantire che gli agricoltori massimizzino l’utilizzo di metodologie e strumenti propri della lotta integrata.

Gli esperti di 28 nazioni sono stati raccolti da Basf a Siviglia per affrontare quindi i temi caldi della nuova ondata di cambiamenti normativi, con un focus speciale sulla vite. Sono stati trattati temi come la scelta delle strategie necessarie per prevenire l’insorgenza di fenomeni di resistenza e l'approccio ragionato alla gestione integrata dei patogeni.

Il simposio è stato quindi palcoscenico ideale per la presentazione di Initium®, la nuova soluzione Basf per la vite.


In Italia - afferma Tiziano Galassi, del Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna - i viticoltori si sono attivati già da tempo e già lavorano seguendo i principi della Ipm. Per rafforzare tali misure dobbiamo stimolare apertura al dialogo e collaborazione con tutti i soggetti interessati, compresa l’industria. Soltanto in questo modo otterremo reali progressi nell’agricoltura sostenibile”.

José Luís Perez Marín,l Dipartimento di Protezione delle colture del Sidta, ha invce evidenziato un altro punto critico per i viticoltori: “Nella regione spagnola del Rioja, avremo seri problemi nel momento in cui entrerà in vigore il nuovo pacchetto sugli agrofarmaci. Per il contenimento di alcuni parassiti - prosegue Perez Marìn - gli agricoltori non avranno più a disposizione tanti strumenti importanti, né all’orizzonte si profilano molte alternative. Dopo le limitazioni del numero di agrofarmaci utilizzabili dai viticoltori causate dalla implemetazione della 91/414 - conclude il tecnico spagnolo - questa ulteriore riduzione renderebbe molto più difficoltosa la prevenzione dello sviluppo di resistenze verso i pochi prodotti rimanenti. Immaginate, per un attimo, che un governo decida di lasciare soltanto uno o due farmaci antibiotici sul mercato. Tutti i cittadini sarebbero estremamente indignati!”.

Sulla stessa linea anche la relazione del francese Jean Grosman, il cui Paese già alle prese con la severissima legge 'Grenelle'.

Tra i presenti, vi è stata unanimità di vedute circa la prevenzione dei fenomeni di resistenza: i partecipanti hanno convenuto sull’importanza di difendere alcune delle “datate” ma sempre necessarie soluzioni fungicide multisito. Una posizione, questa, che forse può aprire la strada a rivalutazioni importanti di prodotti che negli ultimi anni erano stati accantonati o fortemente limitati?
Lo si verificherà alla prossima stesura dei disciplinari regionali. L'auspicio comune è di avere regole IPM omogenee almeno all’interno della Comunità europea per evitare livelli diversi di competitività tra gli agricoltori dei Paesi EU.  Stigmatizzata anche la crescente tendenza di supermercati e trasformatori a definire dei propri standard di sicurezza, fissati in modo arbitrario, poiché non supportati da alcun dato scientifico.
Questi 'disciplinari privati' minano infatti la fiducia nelle istituzioni, creando al contempo confusione nell’opinione pubblica.

Initium®: in ogni fine risiede un nuovo principio
In questo nuovo scenario fitoiatrico, nuovi principi attivi ad elevata efficacia e con un profilo
favorevole appaiono sempre più come soluzioni indispensabili per i viticoltori.
Le soluzioni Basf a base del nuovo principio attivo Initium®, come per esempio il fungicida Enervin™, rientreranno perfettamente nel novero degli strumenti IPM per la protezione delle colture utilizzabili dai viticoltori. Le sperimentazioni in campo hanno dimostrato come Initium® sia un fungicida estremamente selettivo ed efficace nella prevenzione della peronospora.

Initium® presenta, inoltre, un eccellente profilo ambientale e richiede un numero minore di applicazioni grazie alla sua attività prolungata, che dura fino a 14 giorni. Si inserisce dunque perfettamente in uno schema di viticoltura più sostenibile.

Tutti i soggetti coinvolti - afferma Nader Mahmoud, responsabile di Basf Crop Protection nella regione Sud Europa, sintetizzando gli esiti della discussione - hanno concordato sulla necessità di stimolare dialogo aperto e impegno comune. Solo in questo modo sarà possibile approdare alle soluzioni necessarie per una viticoltura sostenibile".