Per rispondere al bisogno di innovazione della viticoltura italiana, debuttano a Fieragricola gli workshop tecnico-scientifici targati Enovitis, organizzati da Unione italiana vini. Un format, sperimentato con successo all’ultima edizione di Simei, dove assoluta protagonista è appunto l’innovazione. Innovazione nella ricerca, innovazione nella produzione, innovazione nella fornitura di mezzi e servizi per la filiera vitivinicola.

Strutturati in due sessioni - la prima di taglio teorico verrà gestita da esponenti del mondo accademico e della ricerca; la seconda più “pratica” presenterà case history aziendali, proposte dai tecnici di importanti aziende vitivinicole, e soluzioni tecnologiche proposte dalle aziende fornitrici della filiera – sono tre gli incontri tematici che si altereranno nello spazio Enovitis Forum, nell’area Enovitis cuore del Padiglione 4 “Vigneto e frutteto” di Fieragricola.  
 
Ad aprire idealmente questa tre-giorni dedicata all’innovazione sarà l’incontro del Comitato tecnico-scientifico del progetto Tergeo di Unione italiana vini, il cui obiettivo è da sempre aggregare le imprese delle filiera, condividere i contenuti dell’innovazione, orientare la crescita del sistema in un’ottica di sostenibilità globale. Appuntamento mercoledì 3 febbraio (h. 15.30/16.30). Inoltre, il 4 febbraio è in programma la presentazione di Enovitis in campo 2016 alle 17.00 al Sensory Bar Enovitis.
 
Giovedì 4 febbraio (h. 11.00/12.30)
Viticoltura di precisione: gestione suolo e fertilità
Coordinatori della sessione Alessandro Matese - Cnr Firenze e Diego Tomasi  - Crea-Vit Conegliano Veneto
 
Una mirata nutrizione della vite, studiata sulla base della fertilità del suolo, delle scelte colturali (vitigno/portinnesto) e degli obiettivi enologici voluti, si dimostra condizione fondamentale per ottenere vini di qualità. Non è infrequente avere nei vigneti, in special modo dove l’azione modellante dell’uomo sul terreno è stata determinante, una notevole variabilità del suolo sia dal punto di vista chimico e fisico sia dal punto di vista microbiologico. Tale variabilità condiziona fortemente fin dai primi anni del vigneto lo sviluppo delle piante, quindi la qualità dell’uva e di conseguenza del vino. Ne deriva che è necessario conoscere la fertilità del terreno e la conseguente vigoria delle piante per intervenire ove necessario. Le strumentazioni disponibili oggi consentono mappature della vigoria e analisi dirette o indirette della fertilità, consentendo di fotografare lo stato della coltura in un certo momento e di monitorare le variazioni nel tempo. Dall’utilizzo di queste tecnologie che verranno descritte nel corso del seminario si può migliorare in modo significativo la qualità e la omogeneità delle produzioni di uva e di vino. Con tali tecnologie si potrà impostare nel modo più preciso (rateo variabile) la nutrizione idrico-minerale per ottenere la voluta omogeneità nel vigneto. Si tratta di una delle più promettenti applicazioni della viticoltura di precisione.
 
Venerdì 5 febbraio (h. 11.00/13.00)
“Gestione della chioma: potatura e sanità delle piante”
Coordinatori Stefano Poni - Università Cattolica Piacenza e Laura Mugnai -Università Firenze
 
Le malattie fungine del legno si stanno dimostrando tra le avversità dei vigneti più gravi e difficili da gestire in quanto non esistono ancora consolidate metodologie di prevenzione e difesa. Le operazioni di potatura invernale (epoca e modalità) e, più in generale, di gestione della chioma, vengono proposte come i più efficaci metodi di controllo e mitigazione della loro diffusione. Il workshop si ripromette innanzitutto di aggiornare sullo stato di avanzamento degli studi realizzati dalla ricerca a livello mondiale. Si porranno poi a confronto le proposte elaborate da fornitori di servizi per la diagnosi e prevenzione della diffusione di queste malattie. Infine, alcune aziende vitivinicole presenteranno i protocolli da loro adottati e i risultati conseguiti.
 
Sabato 6 febbraio (h. 10.30/12.30)
Meccanizzazione dell’olivo
Coordinatore Marco Fedrizzi - Crea Ing Roma
 
Le operazioni colturali dell’olivo sono estremamente onerose sia dal punto di vista economico che di impegno di mano d’opera e nonostante i molti anni di studi e sperimentazioni non si è ancora giunti a soluzioni ottimali. Organizzato in collaborazione con Crea e Aipo Verona, il workshop è dedicato alle soluzioni più innovative per la meccanizzazione dell’olivo, ponendo a confronto tecniche agevolatrici e cantieri di meccanizzazione integrale. Ricercatori del Crea presenteranno risultati di loro ricerche e di sperimentazioni realizzate a livello mondiale, mentre associazioni di produttori riassumeranno le esperienze maturate da loro associati. Il worskhop sarà completato da analisi economiche delle diverse soluzioni tecnologiche. L’incontro è organizzato in previsione di Enovitis in campo che quest’anno si svolgerà a Corato (Ba) il 17 e 18 giugno all’azienda Torrevento e in quell’ambito vi sarà anche un’area espositiva dedicata in modo specifico alle macchine e attrezzature dedicate all’olivicoltura.
 

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