Straordinaria risposta di operatori, 80 in totale, e pubblico per la “prima” siciliana che si è svolta a Marsala, nella suggestiva cornice di Baglio Biesina.
Sono stati oltre 6mila gli operatori professionali, 1.500 in più rispetto all’edizione 2014 tenutasi in Veneto, che hanno attraversato il chilometro di percorso tra i filari dei vigneti del Baglio per vedere all’opera macchine e attrezzature di ultima generazione tra vendemmiatrici, trattori specializzati, atomizzatori, spollonatrici e defogliatrici.
“Un’occasione di aggiornamento preziosa per i nostri viticoltori – ha ricordato Nino Caleca, assessore all’Agricoltura della regione Sicilia, intervenuto alla manifestazione – ma soprattutto un’occasione per tutta la Sicilia per tornare a essere uno dei punti nodali della viticoltura italiana.
In questo senso Enovitis in Campo ha creato un ponte tra Nord e Sud del Mediterraneo”.
Sono due le valenze che Domenico Zonin, presidente dell'Unione italiana vini,attribuisce a questo successo: "Il primo è la forte sensibilità dei produttori vitivinicoli italiani verso i temi dell’innovazione e della sostenibilità come motori di competitività, connessa alla ormai consolidata capacità di Enovitis di rispondere adeguatamente a questa richiesta di aggiornamento; la seconda è la evidente dimensione nazionale dell’identità del nostro comparto che il successo della formula itinerante di Enovitis ha ulteriormente confermato".
"Se da un lato il binomio innovazione-competitività risulta strategico per affrontare e superare l’attuale momento di difficoltà economica - continua Zonin - dall’altro il segnale di una “Italia del vino” che si sente unica, pur nella varietà di uomini, territori e vitigni, offre una risposta concreta alla situazione di oggettiva difficoltà che sta vivendo il sistema delle regioni.
Una crisi che, come abbiamo più volte denunciato, continua ad avere pesanti ripercussioni negative pure sulla vitivinicoltura italiana.
Una rassegna come “Enovitis in campo” che si mostra capace di parlare una sola lingua al sud come al nord, al centro come nelle isole, indica alle istituzioni del paese il percorso che anche la politica del vino deve tornare a seguire”.
“La decima edizione di Enovitis in Campo, la seconda frutto della collaborazione tra Uiv e Veronafiere - ha aggiunto Damiano Berzacola, vicepresidente vicario di Veronafiere -, conferma il successo del format e le ottime potenzialità di crescita per un comparto che troverà poi la sua massima rappresentazione nel corso di Fieragricola 2016”.
Oltre alla natura espositiva, Enovitis in Campo ha confermato anche il suo importante ruolo di momento di riflessione su tematiche di attualità dei comparti vino e olio.
I congressi, quello dedicato al vino biologico in Italia ed Europa e quello sull’olio e il suo rilancio dopo un anno durissimo come il 2014, hanno catalizzato l’attenzione di oltre 400 persone.
Vota il trattore
Vincitore, infine, della terza edizione di Vota il trattore, Fendt con il Fendt Vario 211 V. Il concorso ha raccolto le preferenze espresse dai reali utilizzatori delle macchine esposte, che hanno assegnato il loro voto tramite un software messo a disposizione in vari punti del percorso espositivo grazie alla partnership con Macgest.
Fendt Vario 211 V, vincitore dell'edizione 2015 di Vota il trattore
Oltre a Vota il trattore, tra le iniziative in evidenza nel ricco programma di Enovitis in campo 2015, l’esposizione di utensili e attrezzi d’altri tempi del Museo etno-antropologico della civiltà contadina”, le visite guidate del professor Lucio Brancadoro dell’Università di Milano - coordinatore del programma di ricerca sui portinnesti - e del professor Pietro Catania dell’Università di Palermo in collaborazione con Giampaolo Schillaci dell’Università di Catania.
Da segnalare anche l’area dedicata a Tergeo, il progetto di Unione italiana vini volto alla raccolta, qualificazione e divulgazione di soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità dell’impresa vitivinicola.
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Fonte: Agronotizie