Superano già i 40 miliardi di dollari i danni al settore agricolo dell'Ucraina dovuti alla guerra che sta sconvolgendo il Paese dal febbraio scorso.

 

A dirlo è un rapporto pubblicato dal Ministero della Agricoltura ucraino e dalla Kiev School of Economy.

 

Due fonti certamente non imparziali, per quanto autorevoli, ma che danno comunque un'idea dell'impatto che sta avendo il conflitto sul settore agricolo di uno dei più importanti Paesi del mondo per la produzione di cereali e di colture oleaginose.

 

Nel dettaglio, secondo le fonti ucraine, i danni diretti all'agricoltura del Paese ammontano a 6,6 miliardi di dollari e quelli indiretti a 34,25 miliardi.

 

Nei danni diretti sono conteggiati i danni ai macchinari e ai fabbricati aziendali, alle perdite di fattori di produzione come fertilizzanti e carburanti, ai danni alle coltivazioni, ai raccolti e al bestiame.

 

Tra i danni diretti sono comprese 84.200 macchine e attrezzature agricole completamente o parzialmente distrutte, per un valore di 2,9 miliardi di dollari; il danneggiamento o la distruzione di silos e magazzini di cereali per una capacità di oltre 9,4 milioni di tonnellate, pari a 1,1 miliardi di dollari di valore e 124mila tonnellate di fertilizzanti, 600 tonnellate di fitofarmaci e 11,2 milioni di litri di carburante agricolo, per un totale di 95,4 milioni di dollari.

 

Riguardo alle coltivazioni, oltre 14.300 ettari di colture poliennali sono stati devastati nelle zone interessate dai combattimenti, con un danno stimati di 348,7 milioni di dollari e 2,8 milioni di tonnellate di cereali e 1,2 milioni di tonnellate di olii di semi sono state distrutte o rubate per un ammontare di 1,9 miliardi di dollari.

 

Infine, i capi di bestiame morti a seguito dell'invasione russa fanno contare circa 400mila alveari, 95mila tra pecore e capre, 212mila bovini, 507mila maiali e circa 12mila tra polli e altri avicoli, per un totale di 362,5 milioni di dollari di valore.

 

Tra i danni indiretti ci sono invece i danni alle infrastrutture logistiche e le conseguenti difficoltà di esportazione, il calo delle produzioni vegetali e zootecniche e l'aumento dei costi di produzione.

 

In particolare, il danno al sistema logistico e distributivo è stato stimato in 18,5 miliardi di dollari, i cali produttivi - tra colture perenni, annuali e produzioni zootecniche - 14,87 miliardi, mentre l'aumento  dei costi di produzione, dovuti in particolare all'aumento dei costi del carburante e dei fertilizzanti sta pesando per 862 milioni di dollari.

 

Numeri di per sé impressionanti e destinati ad aumentare, che mettono in luce alcune delle conseguenze devastanti della guerra che spesso non compaiono sotto i riflettori della stampa, ma che hanno e avranno un impatto pesante sull'economia del Paese e sui mercati internazionali. E soprattutto sulla vita delle persone già provate dal conflitto.