Un grande successo. Così si può definire la sesta edizione di Enoforum, la manifestazione che si è svolta dal 21 al 23 aprile 2009 presso Piacenza Expo, il quartiere fieristico di Piacenza, confermando l'adeguatezza della sua struttura e l'eccellente posizione geografica.
I professionisti del settore vitivinicolo, provenienti da tutte le regioni d'Italia, e in particolare i tecnici, sono stati i protagonisti dell'evento: i migliori enologi ed agronomi della penisola hanno assistito, per uno o più giorni, ai lavori del convegno e hanno sfruttato le numerose occasioni di aggiornamento e contatto con alcuni tra i più qualificati ricercatori italiani e del mondo intero.

Oltre 60 presentazioni orali, di cui 16 effettuate da relatori stranieri di fama internazionale, si sono susseguite nelle due sale convegni, quasi sempre al limite della capienza nonostante funzionassero spesso anche in contemporanea. Sono stati 76 i poster esposti durante l'intera durata del convegno, di cui 15 oggetto di presentazione orale.
Enoforum si sta confermando edizione dopo edizione il convegno di riferimento per la ricerca italiana nel campo vitivinicolo: ben 30 gli Istituti di ricerca che hanno contribuito a vario titolo alla manifestazione, in pratica tutti i gruppi italiani che si occupano del settore.

Una delle principali novità dell'Enoforum di quest'anno, in collaborazione con la Rivista tecnica di Viticoltura ed Enologia www.Infowine.com, è stata la proiezione di video-seminari, cioè di relazioni scientifiche di esperti internazionali che, invece di venire personalmente, sono stati registrati in un video sottotitolato in italiano. Gli oltre 90 fruitori del nuovo servizio Infowine hanno particolarmente apprezzato l'originale proposta, e molti hanno richiesto di poterli avere a disposizione su web, trasmessi in streaming da Infowine, oppure anche in versione dvd per poterli rivedere con calma insieme ai propri colleghi.

Ha riscosso molto interesse anche la degustazione professionale "Le sfide tecniche": 23 vini prodotti in condizioni particolari, utilizzando nuove tecnologie o valorizzando vitigni nuovi o riscoperti, ognuno accompagnato dalla descrizione di quanto realizzato e con la possibilità di discutere con il produttore o il tecnico che ha accettato la "sfida". Un'esperienza sicuramente positiva e da far evolvere per mettere in evidenza il sapiente lavoro, spesso dimenticato, di tanti enologi ed agronomi italiani con grandi capacità.

Particolarmente seguita è stata inoltre la presentazione del Fondo Ricerca Sive - Società italiana di viticoltura ed enologia, che ha ottenuto il patrocinio del Mipaaf ed è ispirato al modello australiano di raccolta di fondi collettivi per la ricerca vitivinicola.
Il Fondo si prefigge di:
* identificare gli obiettivi prioritari della ricerca, in risposta a reali esigenze dei produttori vitivinicoli;
* raccogliere finanziamenti di piccola entità ma da molte aziende del settore, chiaramente finalizzati ad uno o più progetti di ricerca;
* permettere alle aziende di partecipare direttamente alla selezione dei progetti, al monitoraggio periodico degli avanzamenti ed alla loro approvazione, ove necessario allo stesso lavoro di ricerca;
* garantire la ricaduta positiva dei risultati sulla produzione e la più assoluta trasparenza sull'uso delle risorse.