La Sardegna, nel comparto dei rifiuti solidi urbani, ha raggiunto nel 2014 un livello di raccolta differenziata pari al 53% e ha tra le sue eccellenze gli impianti di compostaggio della frazione organica che hanno una potenzialità di 65mila tonnellate di compost all'anno.

E l'isola accoglie il progetto "Compost e agricoltura" organizzato dal Consorzio italiano compostatori: gli impianti di compostaggio sono protagonisti di tre giornate interamente dedicate all'utilizzo del compost, i cui benefici verranno mostrati agli agricoltori della Sardegna in collaborazione con gli impianti.

Si inizia oggi, 6 ottobre 2016, con una visita al Cip Oristanese e seguiranno le visite guidate a Villaservice spa (14 ottobre) e Verde vita srl (4 novembre).

Durante queste giornate, dedicate prevalentemente agli agricoltori, si parlerà di compost, dei suoi benefici per l'agricoltura e suoi corretti dosaggi. Si potrà inoltre assistere a una prova di distribuzione del compost in pieno campo.
Ai partecipanti verrà anche distribuito un manuale di utilizzo del compost che, prodotto con scarti organici selezionati, è un ottimo fertilizzante naturale in grado di aumentare la fertilità dei terreni permettendo di ridurre l'impiego di fertilizzanti minerali.

"Il Cic da anni promuove l'utilizzo del compost in agricoltura collaborando con associazioni pubbliche e private. Siamo fieri di poter intraprendere questo percorso anche insieme alla Regione Sardegna" spiega Massimo Centemero, direttore del Cic.
"La Sardegna, con la sua percentuale di raccolta differenziata, è una delle eccellenze italiane. In questa Regione più della metà dei rifiuti urbani differenziati sono scarti organici utilizzati per produrre compost di qualità, un ottimo fertilizzante organico".

"In questo modo - aggiunge Centemero - la Regione Sardegna, grazie ai suoi impianti per la valorizzazione del rifiuto organico e all'utilizzo del compost prodotto nel suo territorio, riesce a chiudere il ciclo della sostanza organica rispondendo appieno ai principi dell'economia circolare".

"Abbiamo avuto esiti assai positivi dal recupero in Sardegna della frazione organica - dichiara l'assessore della Difesa dell'ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano - ora puntiamo a migliorare la qualità del prodotto: il riutilizzo del compostaggio nei nostri terreni è utile al miglioramento della sostenibilità della produzione in agricoltura".

Il progetto "Compost e agricoltura" intende mettere in risalto gli ottimi risultati raggiunti dalla Sardegna in fatto di raccolta differenziata, riciclo dell'organico e produzione del compost: la percentuale di raccolta differenziata per l'anno 2014 è stata infatti sull'isola del 53% (dati Ispra 2015), dato al di sopra della media nazionale (45%). E il 51% di tutto il rifiuto differenziato è rappresentato dalla frazione organica che viene conferita negli impianti di trattamento biologico.

La potenzialità impiantistica dedicata al riciclaggio della frazione organica in Sardegna, si aggira intorno alle 260mila tonnellate annue, da cui si possono produrre oltre 65mila tonnellate di compost l'anno.

"Tante sono le potenzialità del compost e i benefici che può portare in agricoltura come fertilizzante naturale - spiega ancora Centemero - oltre a conservare nel lungo periodo la fertilità del terreno, il compost contribuisce a migliorarne la struttura, aumentando la capacità di assorbire e rilasciare acqua nel suolo, oltre che di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente assimilabile da parte delle piante.
Inoltre garantisce un'attività microbiologica utile alla fertilità integrale del suolo agricolo".