Fatte salve le debite pratiche agronomiche, come la sfogliatura e il controllo delle Tignole, contro la botrite sono spesso necessari uno o più trattamenti specifici. A patto ovviamente di utilizzare prodotti di comprovata efficacia e aventi meccanismi d'azione che tengono conto anche delle strategie antiresistenza.
Fra i momenti di maggior pericolosità per la vite spiccano soprattutto le fasi di pre-chiusura grappolo, di invaiatura e di pre-raccolta. È durante queste fasi che si deve quindi intervenire con i più opportuni antibotritici. Fra le opzioni offerte dal mercato si evidenzia Zignal, antibotritico di Cheminova a base di fluazinam in ragione di 500 g/L.
Dal momento che agisce esclusivamente per contatto è bene applicare il prodotto in chiave preventiva sfruttando peraltro la sua  spiccata resistenza al dilavamento. Efficace e selettivo, Zignal conta infine anche su un ottimo profilo tossicologico e ambientale ed è da considerarsi come soluzione “multi sito”.  Zignal appartiene infatti al gruppo 29 del FRAC, considerato quindi a basso rischio di resistenze.
 

Il corretto posizionamento


Contro botrite  si applica a dosi comprese fra 1 e 1,5 l/ha, con l’avvertenza di adottare la dose maggiore in caso di varietà sensibili a grappolo serrato. Sebbene Zignal possa essere utilizzato anche durante la fase di maturazione, tenendo presente l'intervallo di sicurezza di 28 giorni, il momento più idoneo appare quello corrispondente alla fase di pre chiusura grappolo
 

Il posizionamento tecnico di Zignal su vite

All'analisi finale, i livelli di fluazinam sono spesso al di sotto dei limiti di rilevamento contribuendo in tal modo ad alleggerire il profilo residuale dei vini. Grazie infine alla "Import tolerance" i vini prodotti con uve trattate con Zignal possono essere esportate agevolmente anche negli Stati Uniti.