Chi temeva le varie forme di peronospora forse potrà tirare un sospiro di sollievo, visto che le piogge sembrano ormai ridotte a temporali di breve durata, seguiti spesso da livelli di calore poco funzionali allo sviluppo di questi patogeni.
Come per ogni coperta troppo corta, però, anche in materia di fitoiatria quando si può respirare da una parte, spesso si deve iniziare a preoccuparsi dall'altra. E così, l'estate 2013 sembra intenzionata a far sentire tutta la sua predisposizione verso le infezioni di oidio. Alti tassi di umidità, accompagnati da temperature medio-elevate, sono infatti le condizioni ideali per l'insediamento di questo patogeno.
A difesa delle colture orticole può essere impiegato Takumi, antioidico distribuito da Certis Europe.
A base di ciflufenamid, è una sospensione concentrata che contiene la sostanza attiva in ragione di 100 g/L.
Ciflufenamid appartiene alla nuova famiglia chimica delle amidoxidime e presenta un meccanismo di azione differente rispetto ad altri antioidici comunemente presenti sul mercato. Non presenta infatti resistenza incrociata con altri fungicidi, rappresentando in tal senso anche un valido strumento in una logica antiresistenza.
Takumi va impiegato in chiave preventiva, grazie alla specificità d'azione sull'oidio e alla sua tenace resistenza al dilavamento. Il prodotto offre anche un'apprezzabile persistenza di azione, la quale permette di contare su una protezione valutabile in 7-12 giorni a seconda delle condizioni ambientali e della pressione del patogeno.
Infine, Takumi mostra anche un ottimale profilo ecotossicologico mostrandosi selettivo nei confronti di insetti utili e impollinatori. Essendo poi un "Non classificato", Takumi rientra nei formulati a base di ciflufenamid funzionali al rispetto dei disciplinari di produzione integrata.
Aspetti applicativi
La dose d'impiego di Takumi è di 150 ml per ettaro, da applicarsi in base a un sano principio di rotazione di sostanze attive aventi diverso meccanismo di azione. Date le sue caratteristiche, Takumi non deve essere impiegato quando il patogeno abbia superato le prime fasi di sviluppo.
L'etichetta di Takumi comprende melone, cocomero, zucca, cetriolo, zucchino, pomodoro e peperone.
Infine, grazie al brevissimo intervallo di sicurezza, pari a un solo giorno, le applicazioni con Takumi possono avvenire anche a ridosso della raccolta, oppure ci si trovi a dover proteggere colture a raccolta scalare.
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Fonte: Certis Europe