Il neopresidente di Vitevis è Gianni Mazzocco, affiancato dai due vicepresidenti Luciano Arimini e Silvano Nicolato, mentre l'incarico di direttore generale è stato affidato ad Alberto Marchisio, già vicepresidente del Consorzio dei Vini dei Colli Berici.
“La nascita di Vitevis – sottolinea Mazzocco – consente al vino di Vicenza non solo di affacciarsi con maggior forza sul mercato internazionale in un momento in cui i consumi dei vini italiani fanno registrare una nuova crescita, ma di farlo a compimento di un processo di fusione che permette di valorizzare al meglio i punti di eccellenza delle tre cantine fondatrici e di tutelare il lavoro dei 1500 soci viticoltori, conferitori coinvolti”.
Già lo scorso aprile le rispettive assemblee dei soci si erano espresse favorevolmente sulla costituzione della nuova realtà vitivinicola vicentina, che può contare su una produzione media annua di circa 370mila quintali di uva, grazie a un vigneto complessivo che si estende per oltre 2200 ettari.
Sono già in programma un moderno impianto produttivo e nuovi investimenti grazie al processo di accorpamento, che renderanno in grado Vitevis di produrre in breve tempo diversi milioni di bottiglie tra vini fermi e spumanti.
Fondamentale è la visione strategica con cui è nata Vitevis: di fronte a un'unica gestione delle tre cantine fondatrici, queste ultime manterranno la propria identità di origine, come è ben visibile anche dal sito web della nuova realtà vitivinicola. Per quanto riguarda la produzione, questa sarà differenziata in base ai diversi mercati di riferimento, che comprende tutte le Doc del territorio, oltre ad alcuni Igt veneti. Vitevis poi proporrà anche una linea di vini biologici, in linea con la crescita del consumo sia in Italia che all'estero.