Le prossime iniziative in ambito agricolo di Fiera Bolzano sono state presentate a Bologna in una conferenza stampa. L'incontro è stato l'occasione per l'Ente di sottolineare il proprio punto di vista sull'agricoltura altoatesina: un perfetto mix di solide tradizioni culturali, regole amministrative e promozione turistica.
"Questo è il segreto del successo dell’agricoltura in Alto Adige - spiega Massimo Tagliavini, ordinario di Coltivazioni arboree e preside della Facoltà di Scienze e tecnologie della Libera Università di Bolzano -. Non si può negare, infatti, che oggi la provincia autonoma di Bolzano sia conosciuta in tutto il mondo per le mele, i prodotti caseari e i vini, con marchi che sono sinonimo di qualità".

"L’agricoltura in Alto Adige si avvantaggia di alcuni importanti elementi strutturali -
dichiara Tagliavini - in parte dipendenti anche da politiche locali e facilitate dall’autonomia, che hanno consentito di mantenere un’elevata frazione della popolazione nei paesi, nelle campagne e nella montagna. La cooperazione rappresenta un ulteriore elemento di grande importanza: permette di unire le forze, fare investimenti e innovarsi con profitto. Il caso della mela è emblematico: 18 mila ettari, circa 1 milione di tonnellate di prodotto e solo due cooperative di secondo livello che si occupano della commercializzazione."
 
"Altro elemento di successo è il binomio, fortemente incentivato, tra agricoltura e turismo - prosegue Tagliavini -. Si parla di circa 30 milioni di pernottamenti all’anno in Alto Adige, di cui buona parte negli agriturismi. Attraverso il turismo, facilitato dalle bellezze naturali, da ottime comunicazioni e da servizi per il turista, le aziende agricole riescono ad integrare il reddito. Il turismo consente poi di far conoscere prodotti tipici sudtirolesi ad una vasta gamma di consumatori che, una volta rientrati nelle loro città di provenienza, continuano, a comprare prodotti altoatesini e li consigliano a parenti o amici. Peculiarità dell’Alto Adige è l’istituto del 'maso chiuso' che, impedendo la frammentazione delle imprese agricole, ne consente la sopravvivenza garantendo un reddito adeguato agli addetti ai lavori. Infatti, nella provincia di Bolzano, negli ultimi dieci anni, il numero di aziende è calato pochissimo, a differenza di altre zone montuose d’Italia".


Il programma 2013/2014
I prossimi incontri per Fiera Bolzano sono: Autochtona (10° forum dei vini autoctoni) che si terrà il 21-22 ottobre 2013, Agrialp (Fiera agricola dell'arco alpino) che si terrà dall'8 all'11 novembre 2013, Biolife (fiera dell'eccellenza biologica regionale ) che si terrà dal 22 al 24 novembre 2013, Interpoma ((9° fiera internazionale per la coltivazione, conservazione e comercializzazione della mela) che si terrà dal 20 al 22 novembre 2014.
"La nostra filosofia è quella di rispecchiare l'intero comparto della nostra filiera - spiega Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano - Dalla nostra esperienza nascono le nostre fiere: una vera finestra sul territorio altoatesino, per far esaltare la tradizione e la semplicità con uno sguardo attento all'innovazione".
"Autochtona permette di far aumentare le opportunità d'incontro e degustazione per viticoltori, vinaioli e appassionati - spiega Marsoner - La manifestazione ospita oltre 200 operatori provenienti da più di 12 diverse regioni italiane".
"Biolife nasce nel 2004 come evento di presentazione dell'agricoltura biologica in Alto Adige. Questa manifestazione crede profondamente nell'eccellenza biologica regionale, la salvaguardia di tali produzioni e la relativa collocazione in mercati idonei è la strada principale per la realizzazione della propria visione e di un progresso autentico".
"Il nuovo motto della manifestazione di Agrialp è 'Una campagna di varietà', una finestra sul settore agricolo dell'arco alpino. L'agricoltura è alla base del nostro territorio e questa manifestazione rispecchia l'intero comparto dell'agricoltura di montagna. La fiera è un appuntamento d'obbligo per il mondo agricolo locale. Il tema di questa edizione vuole porre maggiore attenzione sulla varietà dei diversi rami dell'economia locale e dei vari attori economici presenti nel settore agricolo".
"Interpoma è punto di riferimento per il comparto melicolo mondiale. Non a caso l'Alto Adige produce il 15% delle mele europee e il 3% di quelle mondiale. Ben 27 mila ettari sono oggi coltivati a frutteti. Il pubblico di Interpoma è assolutamente specializzato e composto da operatori del settore provenienti dal tutto il mondo. Dopo la grande edizione del 2012 con 16.017 visitatori (+13,5% rispetto al 2010), la più grande manifestazione mondiale sulla mela si prepara per l'appuntamento del 2012. Per andare sempre di più incontro alle esigenze del pubblico, l'ente fiera organizzerà visite guidate a impianti melicoli sul territorio e un convegno internazionale dal titolo 'La mela nel mondo'".