Quella che volge al termine, è stata una delle primavere più calde e piovose degli ultimi anni. Sul territorio italiano è caduto il 30% di pioggia in più rispetto alla media e le temperature registrate fanno del trimestre aprile-giugno il secondo più caldo degli ultimi sessant'anni.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a piogge frequenti e intense, intervallate da brevi periodi soleggiati e caldi: queste condizioni hanno favorito un rapido e incontrollato sviluppo vegetativo delle colture, a scapito della crescita del frutto e della consistenza dei tessuti (sostanza secca). 


Le colture a frutto

Un'eccessiva vigoria delle piante, come quella che osserviamo in campagna in questi giorni, comporta un forte richiamo di energie e metaboliti da parte degli apici vegetativi, che entrano in competizione con i frutti.

Nelle colture arboree gli eccessi vegetativi determinano perdite di calibro e qualità e posticipano l'invaiatura e la maturazione dei frutti (con perdita di precocità in fase di raccolta). Le orticole a frutto, se troppo vigorose, possono presentare gravi difficoltà di allegagione, con perdite produttive importanti.
 
Coltura a frutto: melo


Gli ortaggi a foglia e a fittone

A essere penalizzate da queste condizioni meteo sono anche gli ortaggi a foglia e a fittone. 
Su lattuga e IV gamma, le piogge e le elevate temperature stimolano una rapida divisione e crescita delle cellule fogliari, che tuttavia non vengono adeguatamente strutturate. Le foglie generate risultano tenere, poco consistenti e di scarso peso specifico, con raccolti meno abbondanti e di limitata conservabilità

Specie fittonanti quali la barbabietola da zucchero o la carota, in presenza di elevate temperature e bagnature frequenti, tendono a sviluppare intensamente la parte epigea, a scapito della radice che avrà piccola taglia e basso tenore in sostanza secca.
 
carote


La soluzione

Su ogni coltura è possibile frenare gli eccessi vegetativi ed aumentare così produzione e qualità alla raccolta. La nutrizione con formulati specifici permette infatti di contenere il rigoglio vegetativo e mettere la pianta nelle condizioni di utilizzare le risorse idriche e metaboliche per l'accrescimento e la maturazione dei frutti o dei fittoni, aumentando quantità e qualità del raccolto.

K-Bomber 56, nato per l'applicazione fogliare, e Hydrofert 3.5.60, specifico per la fertirrigazione, sono le soluzioni Biolchim che rispondono a queste esigenze.
Grazie alla loro composizione e all'elevato contenuto di potassio, K-Bomber 56 e Hydrofert 3.5.60 riducono gli eccessi vegetativi e migliorano la qualità (contenuto zuccherino, sostanza secca, consistenza, colore, ecc..) della produzione.
 
Tabella di dosaggio

Per la corretta applicazione nelle specifiche condizioni pedoclimatiche e colturali, si consiglia di consultare il Servizio tecnico.