Quello delle resistenze è uno dei problemi principali che affronta la risicoltura. In particolare, il giavone (Echinochloa spp.) è un'infestante del riso che nel corso degli anni ha sviluppato resistenze incrociate a diverse molecole erbicide. Questo fenomeno è favorito dall'adozione di pratiche come la monosuccessione e dall'uso ripetuto di una gamma ristretta di erbicidi con il medesimo meccanismo d'azione, conseguente alla limitata disponibilità di sostanze attive autorizzate sul mercato.
Il problema delle resistenze causa un danno economico importante per le aziende agricole, ma ha anche ricadute ambientali pesanti, obbligando il risicoltore a effettuare diserbi più frequenti.
Per cercare di dare una risposta agli agricoltori è nato il progetto Epiresistenze, finanziato dalla Regione Lombardia con il bando per il finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale. Il progetto ha visto coinvolti l'Università degli studi di Pavia come capofila, Agricola 2000, la Società Agraria di Lombardia, l'Accademia dei Georgofili e il Distretto Agricolo delle Risaie Lomelline come partner e Corteva Agriscience come cofinanziatore esterno.
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Gli obiettivi del progetto hanno riguardato l'investigazione dei fenomeni di resistenza regolati da meccanismi epigenetici nei giavoni di risaia, l'individuazione di fattori edafici abiotici e biotici che influenzano le resistenze regolate da meccanismi epigenetici, la quantificazione dell'incidenza delle resistenze regolate da meccanismi epigenetici in relazione a quelle indotte da modificazioni del patrimonio genetico, la verifica della distribuzione geografica delle resistenze regolate da meccanismi epigenetici in Lombardia e la valutazione delle strategie agronomiche per ridurre l'incidenza delle resistenze.
A conclusione del progetto sarà organizzato un convegno finale che potrà essere seguito sia online che in presenza presso l'Accademia dei Georgofili, nella Logge Uffizi Corti a Firenze il 21 marzo 2023 alle ore 14:30.
La partecipazione potrà avvenire solo dietro compilazione entro le ore 14:00 di lunedì 20 marzo 2023 del seguente form. Le iscrizioni per la partecipazione in presenza saranno accolte compatibilmente con la capienza della sala. Per la partecipazione online i partecipanti riceveranno le credenziali di accesso alla piattaforma web.
Programma del convegno
Il convegno sarà moderato da Riccardo Russu dell'Accademia dei Georgofili e vedrà i saluti di Massimo Vincenzini, presidente dell’Accademia dei Georgofili e di Andrea Azzoni, dirigente del Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia.
Il primo relatore della giornata sarà Aldo Ferrero dell'Università degli Studi di Torino con la relazione "La resistenza agli erbicidi in risaia: caratteristiche, fattori predisponenti e strategie di gestione".
In seguito interverranno Maura Brusoni dell'Università degli Studi di Pavia con "Il progetto Epiresistenze: obiettivi e approccio metodologico", Marta Guarise di Agricola 2000 con "Valutazione dell'efficacia dei trattamenti erbicidi in ambiente controllato", Carlo Maria Cusaro dell'Università degli Studi di Pavia con "I meccanismi epigenetici che regolano le resistenze nei giavoni" e Flavio Barozzi della Società Agraria di Lombardia con "L'integrazione tra ricerca e pratiche di campo nell'ottica della sostenibilità".
Per concludere Ivano Valmori, direttore responsabile di AgroNotizie®, modererà la tavola rotonda "Potenziali ricadute del progetto sul piano operativo" a cui parteciperanno Alberto Allevi del Distretto Agricolo delle Risaie Lomelline, Marco Baino di Corteva Agriscience, Flavio Barozzi della Società Agraria di Lombardia, Maura Brusoni dell'Università degli Studi di Pavia, Marta Guarise di Agricola 2000, Marco Mancini dell'Accademia dei Geogofili, Daniele Rattini dello Studio Agri.Bio e Aldo Ferrero dell'Università degli Studi di Torino.
Per maggiori informazioni visita il sito del progetto o scrivi al contatto: progettoepiresistenze@gmail.com.
L'evento è accreditato di 0.375 Cfp ai sensi del Regolamento Conaf delib.162 del 27/05/22. Saranno riconosciuti 3 crediti formativi a tutti gli iscritti al Collegio Professionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati su tutto il territorio nazionale. Inoltre, l'evento è valido come riconoscimento dei crediti formativi professionali (Cfp) per gli iscritti al Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati.
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Fonte: AgroNotizie