Le recenti impennate delle temperature estive, dovute al susseguirsi di correnti bollenti battezzate Scipione, Caronte e ora Minosse, hanno creato le condizioni più favorevoli alla diffusione di acari parassiti come Panonychus ulmi, Tetranychus urticae e Panonychus citri.

Il controllo di questi parassiti necessita di acaricidi che non siano solo efficaci, ma che presentino al contempo un'apprezzabile stablità di performance anche a fronte di temperature elevate come quelle attuali. Anche la persistenza gioca un ruolo fondamentale nella scelta del prodotto, dal momento che se si può risolvere il problema acari con una sola applicazione a lunga protezione, è meglio.

Nel catalogo di Sumitomo Chemical Italia è disponibile Borneo, una sospensione concentrata a base di etoxazole in ragione di a 110 g/l. Borneo è un acaricida che esplica la propria azione sia sulle uova, sia sulle forme giovanili mobili, sulle quali agise come inibitore della sintesi della chitina. In più, Borneo è in grado di produrre negli adulti anche un'apprezzabile riduzione della loro fertilità. In tal modo, oltre a controllare gli individui presenti al momento del trattamento in forma di uova e forme giovanili, Borneo è capace anche di ridurre la popolazione complessiva che potrebbe svilupparsi nel corso delle settimane successive.

Una delle ragioni che spiegano l'efficia di Borneo risiede nella spiccata translaminarità che mostra etoxazole. La sostanza attiva è cioè in grado di attraversare la lamina fogliare, andando a raggiungere anche le uova eventualmente sulla pagina opposta a quella trattata. .

Infine, Borneo gode di una classificazione tossicologica favorevole, aspetto che gli è valso un prezioso "non classificato"  che lo rende acquistabile anche senza patentino.

 

Modalità di impiego

 
In considerazione delle sue caratteristiche, ovicide e regolatrici della crescita, il trattamento con Borneo va posizionato preferibilmente all'inizio delle infestazioni, ovvero quando siano presenti sulle piante le prime forme mobili.

Le colture in etichetta sono le pomacee (melo e pero), le drupacee (pesco, nettarine, susino e albicocco), pomodoro e melanzana e gli agrumi, ove la dose di impiego spazia da 35 a 50 ml/hl. Su vite la dose è più contenuta (25 ml/hl), mentre su cocomero, melone e zucca appare compresa fra i 40 e i 50 ml/hl. Dose fissa invece su  fragola (50 ml/hl) e variabile da  25 a 50 ml/hl per le colture ornamentali e floricole. Per le differenti colture in etichetta è consentita una sola applicazione per stagione.

Gli intervalli di sicurezza variano dai soli 3 giorni di cocomero, pomodoro, melanzana e fragola, ai 14 di agrumi e drupacee, eccezion fatta per il susino ce di giorni ne riporta 45. Sono 28 invece per vite e colture pomacee.