Segno di una transizione, ambientale, tecnologica e soprattutto di mentalità attualmente in atto, anche il variegato mondo delle attrezzature agricole si sta ordinatamente orientato verso soluzioni dal minor impatto ambientale: assistiamo all'immissione sul mercato di una gran quantità di macchine più attente alla tutela del suolo agricolo, impegnate nella riduzione dello spreco di risorse naturali e, soprattutto, di prodotti chimici.
Palcoscenico di elezione che ha evidenziato questo fenomeno, Agritechnica 2023 con il claim Produttività verde ha anticipato il futuro del settore.
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Uno dei principali ambiti interessati dalla deriva Green è quello dalle attrezzature per la difesa meccanica delle colture, tornate in auge negli ultimi mesi, per il controllo delle malerbe e la riduzione dei prodotti fitosanitari. A queste, si affiancano macchine diverse ma accomunate da nuovi sistemi tecnologici attenti a ridurre i consumi e aumentare l'efficienza delle operazioni in campo.
Controllo delle infestanti: la sarchiatura torna di moda
Diserbo meccanico, anche KUHN dice la sua
La nuova Serie di sarchiatrici Rowliner con guida intelligente di KUHN, completa l'offerta di attrezzature per il controllo meccanico delle malerbe del Brand affiancandosi all'altra novità presente in fiera, l'erpice strigliatore Tineliner 1200.
KUHN completa la sua offerta per la cura delle colture a file con la nuova sarchiatrice Rowliner con guida intelligente Rowlink
(Fonte foto: AgroNotizie)
La Serie Rowliner comprende diversi modelli disponibili nelle versioni da 6 e 8 file, con interfile di 75 o 80 centimetri, oppure da 12 file con distanza di 45 o 50 centimetri. La luce al di sotto del telaio di circa 70 centimetri, consente di lavorare più a lungo in colture come girasole o mais. Gli elementi sarchianti - da 3 a 5 a seconda dell'interfila - sono montati su un lungo parallelogramma che ne garantisce sempre la perfetta posizione rispetto al terreno.
Nella parte anteriore dell'attrezzo, il sistema di guida Rowlink regola, grazie alla telecamera, la posizione della sarchiatrice lungo la fila spostando il telaio di un massimo di 25 centimetri per lato. In aggiunta, la gestione Isobus consente il controllo sezioni (fino a 7) per evitare danni alle colture in appezzamenti irregolari.
Lemken, stop al controllo chimico delle infestanti
Già conosciuta per le soluzioni EC-Weeder per il diserbo interfila, e IC-Weeder AI per quello intrafila supportato dall'intelligenza artificiale, Lemken completa la sua offerta con Thulit, il suo erpice strigliatore per un controllo precoce delle infestanti.
La disposizione dei denti dello strigliatore Thulit MF/900 di Lemken permette un funzionamento senza intasamenti
(Fonte foto: AgroNotizie)
Thulit, infatti, può essere utilizzato in vari modi anche in colture da pieno campo come cereali e mais. L'attrezzo, oltre che nelle fasi iniziali della coltura, è in grado di operare in pre semina per eliminare le infestanti appena germogliate in un falso letto di semina, ma anche subito dopo per il diserbo in pre-emergenza. La regolazione idraulica permette di mantenere sul terreno una pressione costante e uniforme, variabile da 1 a 5 chilogrammi.
L'attrezzo - composto da 4 barre di supporto, ciascuna con 2 file di elementi per un totale di 8 file di denti distanziati di 31,25 millimetri, estrae e seppellisce le malerbe e rompe le incrostazioni del terreno. In pratica, non solo riduce la necessità di fitofarmaci ma favorisce anche l'aerazione del suolo e l'accestimento della coltura.
Pöttinger la giusta pressione in ogni situazione
Anche Pöttinger presenta il suo nuovo strigliatore Tinecare V 12200 Master da 12,20 metri. Larghezza che, grazie a un telaio pieghevole in più punti, può essere ridotta a 9 metri per lavorare in modo ancora più flessibile ed evitare sovrapposizioni. Il Produttore tedesco completa così l'offerta per il diserbo meccanico già composta dai rompicrosta Rotocare e dalle sarchiatrici Flexcare.
Il nuovo strigliatore Tinecare V 12200 Master di Pöttinger può essere richiuso verticalmente per un facile trasporto su strada
(Fonte foto: AgroNotizie)
L'attrezzo viene comandato idraulicamente e può variare in modo continuo la pressione degli strigliatori tra 0,5 e 5 chilogrammi direttamente dalla cabina del trattore. Non solo, è possibile regolare anche l'angolo di inserzione dei denti nel terreno variando così l'intensità di lavoro dell'attrezzo per eseguire un diserbo più delicato o molto aggressivo in base allo stadio di sviluppo della coltura.
Completa l'attrezzatura il sistema di cambio rapido dei denti. In pochi secondi è possibile rimuovere il singolo dente danneggiato, fissato con una singola vite ad un supporto in plastica, e bloccare nella guida il nuovo dente.
Kverneland, il rompicrosta davvero polivalente
Con l'acquisizione di BC Technique, anche Kverneland Group ha integrato un nuovo gruppo di prodotti nel portafoglio di attrezzature per la lavorazione del terreno. Si tratta dei rompicrosta Helios e delle sarchiatrici Onyx con sistema di guida automatica Lynx. I nuovi Helios hanno una larghezza di lavoro che va dai modelli rigidi da 3 metri a quelli pieghevoli da 6,4 metri.
I rompicrosta Helios di Kverneland assicurano un duplice effetto positivo al suolo e alla coltura in campo
(Fonte foto: AgroNotizie)
L'azione rompicrosta delle ruote stellari - variabile in base alla velocità che ne determina l'intensità - è accentuata dallo speciale design a cucchiaio. Inserendo per prima nel terreno la parte convessa del "cucchiaio", il rompicrosta penetra i primi centimetri di suolo senza scavarlo e disturbare la coltura in atto. Avviene però una completa estirpazione delle infestanti in superficie e la rottura dell'eventuale crosta superficiale.
Dopo le ruote rompicrosta Helios monta un erpice a dita singolo che opera su tutta la larghezza di lavoro uniformando il letto di semina e migliorando il controllo delle infestanti: l'attrezzo scopre ed estrae dal terreno le malerbe sradicate, lasciandole in superficie a seccare al sole.
Oliver Agro, sarchiatura intelligente due in uno
Nelle colture orticole trapiantate è importante eseguire il diserbo anche all'interno della fila per eliminare la competizione per sostanze nutritive e acqua. Ecco che Oliver Agro presenta la sua sarchiatrice Optyma 2.0 per un duplice diserbo (inter e intra fila) dotata di un doppio sistema di guida intelligente, in grado di riconoscere la fila di trapianto e le singole piante.
Optyma 2.0 è lavora su ortaggi in uno stadio vegetativo precoce e con interfila minima di 21 cm e distanza interpianta di 15 cm
(Fonte foto: AgroNotizie)
L'elemento sarchiante è composto, per la lavorazione intrafila, da 2 coltelli mobili - perpendicolari all'asse di avanzamento del trattore - e da apposite zappette per il diserbo interfila. I coltelli, lavorando sincronizzati a una profondità di 2-3 centimetri, si chiudono nell'interpianta eliminando le infestanti presenti. La combinazione consente a Optyma 2.0 di raggiunge un'area lavorata pari al 90%.
Il tutto viene gestito da una centralina con display dedicato, interfacciata al sistema di guida ottica Tillett & Hague, che analizza i dati inviati dalle fotocamere per identificare la coltura e le infestanti. Con le informazioni ottenute gli elementi della sarchiatrice vengono allineati rispetto alle file e viene sincronizzata l'apertura dei coltelli in corrispondenza delle singole piante.
Dalla semina intelligente alla concimazione senza sprechi
Maschio Gaspardo combina lavorazione e semina
Il contesto agricolo italiano è ricco di piccoli appezzamenti poco pianeggianti e difficili da lavorare con le grandi attrezzature. Maschio Gaspardo, dopo aver presentato la Versione 600, introduce la nuova Opera 300 Isotronic, una seminatrice combinata più agile e leggera per lavorare in ambiti collinari e con trattori di media potenza.
Maschio Gaspardo presenta Opera 300 modello più leggero e compatto per la semina combinata
(Fonte foto: AgroNotizie)
Opera 300 è pensata per entrare in azione dopo una lavorazione primaria anche in presenza di una discreta quantità di residuo colturale. L’accoppiamento di tipo trainato, facilita i trasferimenti stradali, mentre la presenza di due ranghi di dischi, ruote di trasporto sfalsate e una barra di semina da 24 elementi, consente di effettuare più operazioni in un singolo passaggio.
Tra i vantaggi che ne derivano: un minor compattamento del suolo, l’ottimizzazione degli input produttivi e una riduzione dei consumi di carburante.
Väderstad verso la non-lavorazione
E dalla minima lavorazione spostiamo l'attenzione sulla non lavorazione. Qui Väderstad lancia la nuova Seed Hawk 600-900C, seminatrice no-till basata sul coltro a coltello Seed Hawk e progettata per i mercati europei.
L'elemento di semina Seed Hawk posiziona con precisione seme e fertilizzante anche in condizioni di non lavorazione
(Fonte foto: AgroNotizie)
La seminatrice dispone di un ampio serbatoio con 3 comparti per una completa versatilità di semina e fertilizzazione, oltre che del sistema di dosaggio Fenix III per un flusso uniforme di prodotto. Seed Hawk 600-900C è gestibile dalla cabina tramite sistema Väderstad E-Control.
Il sistema a doppio coltello Seed Hawk garantisce la perfetta separazione tra concime e semente. Il primo coltello deposita il fertilizzante in profondità, mentre il secondo lo copre con il terreno prima di depositare il seme. Ciò crea una barriera tra seme e fertilizzante, prevenendo l'effetto di bruciatura sul germoglio ma al contempo, consentendo al seme un accesso precoce alle sostanze nutritive.
Kubota, è lo spandiconcime a controllare il trattore
La produttività verde passa anche da un utilizzo migliore delle risorse disponibili e tra queste, vi sono senz'altro i concimi. La giusta distribuzione genera maggiori profitti ed elimina gli sprechi spesso dannosi per l'ambiente.
Se gli spandiconcime rimangono macchine relativamente semplici, in questo campo a progredire è la tecnologia. Kubota, dopo le rotopresse con tecnologia Tractor Implement Management, ha presentato ad Agritechnica anche i suoi primi spandiconcime centrifughi portati, compatibili con la tecnologia TIM.
Lo spandiconcime TIM di Kubota assicura elevata precisione, facilità d'uso eccellente e una grande qualità del lavoro
(Fonte foto: AgroNotizie)
Il nuovo DSX-W Geospread TIM con l'aiuto di due sensori di altezza e un terzo punto idraulico appositamente progettato, regola il funzionamento del trattore Kubota per garantire che lo spandiconcime sia sempre alla stessa altezza, alla giusta inclinazione e che il disco ruoti al numero di giri corretto. Il tutto indipendentemente dal peso della tramoggia o dalle condizioni di campo. La regolazione automatica dell'attrezzo migliora l'efficienza di distribuzione e riduce al minimo l’errore umano, aumentando il comfort dell'operatore che può concentrarsi completamente sulla guida.
Amazone, in curva la concimazione è perfetta
Durante le curve a fine campo con gli spandiconcime centrifughi, si possono generare aree di sovra o sotto dosaggio a causa della diversa velocità e inclinazione dell'attrezzatura. In aggiunta, l'inclinazione spesso errata del disco deviatore fa sì che il fertilizzante venga applicato anche oltre il confine del campo. Amazone con la sua nuova tecnologia CurveControl corregge questi errori compensandoli tramite software.
CurveControl regola la distribuzione laterale alle diverse velocità di avanzamento e corregge movimento e apertura dei dischi durante la sterzata. La nuova funzione è perfettamente integrabile con altre soluzioni esistenti di Amazone come ArgusTwin per il monitoraggio dei dischi deviatori, WindControl per la compensazione dell'effetto deriva del vento o il controllo sezioni tramite Gps.
CurveControl di Amazone assicura una distribuzione uniforme sull'intero appezzamento e una coltura più omogenea
(Fonte foto: AgroNotizie)
La nuova tecnologia applicata alle attrezzature del Brand, migliora la concimazione e riduce al minimo la deriva di prodotto e il rischio di infiltrazione di sostanze chimiche nelle falde acquifere. Non solo un vantaggio a livello ambientale, ma anche un miglioramento del rapporto costi benefici di ogni applicazione.
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