La realtà ha superato la fantasia: dai robocop per la difesa delle persone visti nei film di fantascienza siamo arrivati ai "robocrop" per la protezione delle colture nei campi che però sono reali.

Il diserbo meccanico - sotto i riflettori perché risposta alternativa al controllo chimico delle malerbe - oggi dispone di macchinari intelligenti e autonomi che sfruttando sensori, telecamere e sistemi di guida migliorano l'efficienza di lavoro, facilitano l'attività degli operatori e mitigano l'impatto ambientale.

Sebbene queste soluzioni robotiche siano ancora poche e debbano superare ostacoli legali e tecnici prima di poter sostituire le attrezzature tradizionali, l'automazione sta facendo rapidi progressi che permetteranno di oltrepassare i limiti attuali.
 

Robot, applicazione pratica in vista

"La tecnologia corre in aiuto degli agricoltori europei alle prese con le crescenti limitazioni all'uso di fitofarmaci. Già oggi mezzi autonomi per il diserbo meccanico in fase di test in Germania, Francia e Danimarca suscitano l'interesse degli operatori" afferma Klaus Erdle di DLG in occasione del Forum DLG live tenutosi il 16 giugno 2020.

Frenano l'adozione dei robot il prezzo (che riflette le loro funzioni), la mancanza di preparazione degli agricoltori - che non sanno come gestirli - e la possibilità di utilizzo solo in determinate situazioni. "Alcuni modelli sono troppo costosi e complessi, ma altri più piccoli sono adatti alle medio-piccole imprese. I piccoli agricoltori sono aperti all'innovazione e disposti ad investire in soluzioni robotiche per essere più competitivi in futuro" dichiara Beat Vinzent di Lfl, centro di ricerca bavarese per l'agricoltura. "Tuttavia hanno bisogno di un po' di tempo per imparare a gestire i sistemi".
 
Robot Dino di Naïo Technologies
Robot Dino di Naïo Technologies

"I robot possono operare in diversi tipi di campi ma sono necessari tool di sicurezza validi, un'adeguata manutenzione delle parti soggette a usura e la stessa attenzione dedicata ai trattori" specifica René Jannick Jørgensen, ceo di Farmdroid Aps. "Stiamo creando un centro di supporto remoto per l'individuazione e la prevenzione dei problemi in campo che favorirà l'integrazione di tali macchinari nelle aziende agricole".

Se oggi la robotica consente di lavorare in modo economico ed ecologico, nei prossimi anni sfrutterà il machine learning per la distinzione delle malerbe dalle colture e per il controllo della qualità del suolo o delle piante. "I campi di domani brulicheranno di sciami di robot con funzioni diverse: alcuni verificheranno cosa serve inviando un segnale ad altri che eseguiranno il lavoro vero e proprio" sottolinea Arno Ruckelshausen, professore dell'Università di Osnabrück.
 

Farmdroid, in viaggio per l'Europa

Protagoniste del mondo della robotica sono aziende giovani e startup che realizzano in casa robot efficienti ed eco-friendly. Fondata da poco come altre realtà (Naïo Technologies, ecoRobotix, Vitibot), nel 2019 l'azienda danese Farmdroid Aps ha lanciato il robot autonomo Farmdroid che esegue semina e diserbo meccanico con notevole precisione, consentendo di ridurre i costi, azzerare le emissioni di anidride carbonica (CO2) e minimizzare il compattamento del terreno. Facilmente trasportabile da un campo ad un altro, il robot funziona al meglio se la pendenza non supera i 10 gradi.
 
Robot Farmdroid all'opera in campo
Robot Farmdroid all'opera in campo

Farmdroid - che, in fase di test in sei paesi Ue, ha già coperto più di mille ettari in primavera - è leggero, dotato di un Gps e alimentato da una batteria che immagazzina l'energia prodotta da pannelli solari ed offre un'autonomia di lavoro di 20 ettari. Con larghezza operativa di 3 metri, è in grado di lavorare 24 ore su 24 a velocità comprese tra i 450 e i 950 metri all'ora. Nato per il controllo delle infestanti su barbabietola, esegue il diserbo prima dell'emergenza della coltura servendosi di particolari cavi orizzontali brevettati e il diserbo inter e intra-fila basandosi sulla posizione georeferenziata delle piante.

Una cinquantina di agricoltori europei ha già espresso commenti positivi a proposito delle performance e della possibilità di eliminare l'intervento manuale. "L'obiettivo era quello di realizzare un macchinario particolarmente intelligente, adatto a piccoli agricoltori e utilizzabile anche in appezzamenti di 5-10 ettari. Il robot - che lavora da solo tramite la connessione alla stazione RTK e in determinate condizioni permette il recupero dell'investimento iniziale in circa due anni - verrà ulteriormente migliorato per poterlo adattare a un maggior numero di aziende" spiega Jørgensen.
 

KULT: dietro le quinte della robotica

Importante per lo sviluppo dei robot da diserbo meccanico, il contributo di imprese che da anni ne seguono l'evoluzione e si posizionano come fornitori di organi lavoranti, telecamere e sistemi Gps. Specializzata nella costruzione di attrezzature per l'agricoltura biologica, KULT collabora a progetti universitari e realizza componenti per i robot Oz e Dino di Naïo Technologies.
 
Sistema di spostamento laterale iVision SV di KULT
Sistema di spostamento laterale iVision SV di KULT

"Per usare al meglio i robot, è importante capire come adattare i loro tool alle condizioni locali" specifica Christian Kirchhoff, ceo di KULT. "Gli agricoltori devono essere aperti ai nuovi sviluppi, ma anche usare sistemi di sicurezza per monitorare i robot e arrestarli in caso di problemi. Un controllo completo dei sistemi è importante per il futuro insediamento nelle aziende agricole in tutta Europa".

Altre soluzioni offerte dalla casa tedesca per garantire elevata precisione nel diserbo meccanico sono i sistemi per il controllo delle sarchiatrici tramite telecamere: iVision SV, ideato dalla stessa KULT, e pathfinderAgrar, brevettato da Nalatec. Il primo è un sistema di spostamento laterale che assicura una guida eccellente anche ad alte velocità e in condizioni difficili grazie alla telecamera con grandangolo capace di visualizzare più righe contemporaneamente elaborando file doppie e triple.

Pathfinder Agrar utilizza una telecamera fissa montata sul lato del trattore per visualizzare una fila della coltura e un sistema controllato da app per attivare un pistone idraulico sul braccio inferiore del mezzo in modo tale da posizionare con precisione la sarchiatrice tra le file. Il dispositivo consente di ottimizzare il funzionamento delle combinazioni trattrice-attrezzatura per il diserbo meccanico. "In futuro lavoreremo a progetti per il miglioramento del diserbo sulla fila" fa sapere Kirchhoff.

Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione.

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