E' partita con il piede giusto la vendemmia in Toscana, iniziata già a fine agosto con i bianchi precoci, come Chardonnay e Viognier, ma anche con vitigni rossi come il Merlot e il ciliegiolo, che soprattutto sulla costa, già da qualche anno mostrano un buon anticipo di maturazione.

Una vendemmia che per ora e per fortuna non sembra risentire dei capricci climatici di fine estate che in questi giorni tra pioggia e grandine hanno portato a diversi danni al comparto orticolo in alcune zone della regione.

Anzi, come sottolinea anche Assoenologi, il caldo, le precipitazioni e le escursioni termiche di questi giorni stanno portando ad una maturazione equilibrata che promette una buona qualità.

E anche la quantità promette bene. Le abbondanti precipitazioni invernali, seguite da una primavera fresca e umida e da un'estate non priva d'acqua hanno fatto superare il deficit idrico dell'anno scorso, che assieme ai danni da animali selvatici aveva ridotto sensibilmente le produzioni del 2017.

Certo, cinghiali, cervi e caprioli continuano a mangiar l'uva, a volte anche dove è protetta da reti e recinti elettrici, e la stagione umida ha favorito la peronospora, ma ci si aspetta un aumento di produzione di circa il 25% secondo le stime della Coldiretti.

Dal punto di vista burocratico la vendemmia 2018 vede tornare in campo i voucher, accolti positivamente da aziende e associazioni di categoria.

E intanto, per non farsi mancare il lavoro, parte in questi giorni a Greve in Chianti la 48esima edizione dell'Expo del Chianti Classico che andrà avanti in piazza Matteotti da oggi, 6 settembre, a domenica 9 settembre.