Con un fatturato complessivo pari a duemila e 434 milioni di euro l’Italia si conferma anche nel 2011 uno dei principali Paesi in Europa per i risultati del Gruppo tedesco.
Nonostante la flessione del comparto "Oil & Gas", penalizzato fortemente dalla congiuntura politica dell'anno appena trascorso, l'anno 2011 ha segnato comunque andamenti delle vendite molto positivi per BASF nel settore della chimica, nel quale rientrano anche i prodotti per l'agricoltura.
Scendendo più in dettaglio, il solo fatturato a terzi del business chimico è stato nel 2011 di mille e 736 milioni di euro, un record di vendite che nasce da un incremento del 14% rispetto al 2010.
In particolare, hanno trainato i risultati segmenti come Performance Products e Plastics. I primi contribuiscono a migliorare le performance di molti prodotti di uso quotidiano come creme, shampoo e prodotti per il make-up e vengono anche utilizzati nell'industria della carta e nel trattamento delle acque. Nei secondi rientrano invece prodotti quali le plastiche biodegradabili e compostabili per i sacchetti monouso e quei componenti automobilistici realizzati in materie plastiche innovative che garantiscono veicoli più leggeri e, di conseguenza, una riduzione delle emissioni.
“Nel 2011 il nostro Gruppo in Italia ha ottenuto un eccellente risultato realizzando un record di vendite nel business chimico
- ha commentato Erwin Rauhe, Amministratore delegato per l'Italia e responsabile del Gruppo BASF nel Sud Europa - In un anno che già presentava una situazione congiunturale complessa per il nostro Paese, il Gruppo ha saputo crescere in maniera forte e continua”.
Il 2012 è partito poi in modo bruciante per l'intero Gruppo, visto che nel primo trimestre ha già raggiunto per le vendite a terzi la bellezza di 897 milioni, pari a un sonoro +10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il business chimico, comprese le vendite dei prodotti per l’agricoltura, ha registrato un fatturato complessivo di 436 milioni di euro, in flessione cioè del 9% rispetto all’analogo periodo record del 2011.
Rauhe attribuisce questo momentaneo calo di vendite del comparto chimico al quadro di profonda incertezza che continua a perdurare in Italia e nell’area mediterranea.

 

 

Milano, conferenza stampa BASF

 

Il perfezionamento continuo dell'efficienza operativa e del contenimento dei costi sono secondo Rahue le linee guida da seguire per il 2012, unitamente alla costante attenzione verso i mercati per cogliere ogni eventuale opportunità di ulteriore crescita.
Coerentemente con la strategia globale, che individua nella realizzazione di soluzioni e prodotti chimici per un futuro sostenibile la principale ragion d’essere del Gruppo, in Italia è stata recentemente portata a termine l’acquisizione degli impianti di produzione, dei brevetti e dei diritti di proprietà industriale di BC Foam.

L’azienda, con sede a Volpiano in Provincia di Torino, è specializzata nella produzione di schiume PET, utilizzate ad esempio nella produzione delle pale eoliche.
Questa operazione conferma l’attenzione di BASF per il mercato italiano e per quelle realtà imprenditoriali innovative, ed altamente specializzate, che possono trovare nel Gruppo la forza necessaria per sostenere e accelerare lo sviluppo del proprio business.

 

Alberto Ancora, Country Management Crop Protection Italy

 

A margine della conferenza stampa, Agronotizie ha intervistato Alberto Ancora, Country Management Crop Protection Italy per fare il punto sui cambiamenti dello scenario globale e sulle strategie BASF di medio e lungo periodo.

 

Durante la conferenza stampa è emerso che il settore agroalimentare è l'unico con un trend positivo nei primi mesi del 2012 tra tutti i settori produttivi. Come contribuisce BASF a garantire reddito per gli agricoltori e per la filiera?

"Il principale obiettivo della nostra nuova strategia consiste nel permettere all'agricoltore di aumentare valore e qualità del proprio raccolto.
Il recente lancio di ben 12 nuovi prodotti dedicati al mondo agrochimico conferma il nostro costante impegno a fianco di chi opera in agricoltura, mentre la nuova campagna di  comunicazione ribadisce come con passione, competenza e collaborazione reciproca sia possibile Seminare Fiducia anche in scenari socioeconomici difficili. Le novità recentemente introdotte sul mercato apportano certamente maggiore efficacia, laddove esista già una soluzione.
Spesso effetti fisiologici positivi a diretto beneficio del raccolto e/o strategie per  rispondere meglio alle esigenze della grande distribuzione organizzata. In qualche caso i nuovi prodotti rappresentano addirittura soluzioni uniche sul mercato.
In ogni modo sono soluzioni dedicate all’agricoltore e alla sua redditività, fulcro della nostra strategia di crescita".

 

Dal gennaio 2014 cambia lo scenario europeo relativamente all'uso degli agrofarmaci. Come si sta preparando BASF all'introduzione della difesa integrata obbligatoria per tutti gli agricoltori europei?
"Riteniamo che, nel momento in cui un prodotto ottenga una registrazione a livello europeo, esso abbia tutti i requisiti per diventare una soluzione per le produzioni integrate. Soprattutto in una situazione regolatoria stringente come quella attuale e considerando la forte selezione in fase di ricerca.
Naturalmente ci confrontiamo continuamente ed in modo costruttivo con gli enti ufficiali e le autorità preposte sui criteri di definizione e linee guida delle produzioni integrate.
Di fatto, difendiamo strenuamente tutte le molecole che soddisfino le nuove regole europee. In qualche caso ha anche anticipatamente cessato la commercializzazione di formulati poiché non rientravano più nelle linee guida dell’Europa. Contemporaneamente si schiera a sfavore di decisioni prese su elementi emotivi e non razionali".

 

Come vede il futuro del settore in Italia?
"A livello globale, l'agricoltura vive un momento di grande intensità caratterizzato da buone prospettive. La domanda è cresciuta grazie a crescenti richieste alimentari e bio energie. Seppur caratterizzato da una certa volatilità, il prezzo delle commodities continua ad aumentare e la domanda resterà alta.
La capacità di anticipare i trend globali e di resistere nei momenti di volatilità saranno, dunque, determinanti.
L’agricoltura Italiana conta sulla specializzazione nella colture mediterranee e sulla grande reputazione del made in Italy nel mondo. Per vincere sul mercato, occorre concentrarsi sulla valorizzazione del prodotto finale, anziché soltanto su quello della produzione e fare della frammentazione un punto di forza propedeutico alla diversità dell'offerta".

 

Intervista raccolta da Ivano Valmori