Tra le prime aziende ad aderire al progetto Magis, la Tenuta Cà Bolani di Cervignano del Friuli, nel cuore della Doc Friuli Aquileia è di proprietà della famiglia Zonin che da sempre si distingue per l'avanguardia con cui gestisce le proprie aziende.
“Quando nel 2009 Cà Bolani ha aderito, assieme alla tenuta Castello d'Albola, al progetto MAGIS” spiega Gabriele Carboni, responsabile viticolo-agronomico aziendale, “gli ettari dedicati erano” dei 550 vitati totali, “complessivamente 20 suddivisi fra le varietà Pinot grigio e Prosecco. Superfici che di anno in anno stanno aumentando”.
La scelta verso la filosofia MAGIS si affianca ai progetti di sostenibilità che, “già da qualche anno”, spiega Carboni, “le tenute della famiglia Zonin hanno intrapreso. Noi a Cà Bolani, abbiamo principalmente lavorato nell'ottica dell'utilizzo di una minor quantità di mezzi tecnici (agrofarmaci e concimi) e sull'abbattimento dei fenomeni di deriva nel corso dell'effettuazione dei trattamenti antiparassitari. MAGIS ci è sembrato da subito il progetto giusto, adatto a soddisfare le nostre necessità e nel quale far confluire i singoli progetti di sostenibilità”.
Il progetto di eco-sostenibilità aziendale, infatti, coinvolge tutte le aziende della famiglia Zonin ed in esso, MAGIS si presenta come collegamento trasversale.
Diversi i miglioramenti concreti apportati dall'applicazione in campo del progetto.
“A livello agronomico” spiega Carboni, “in virtù delle competenze messe in campo, è stato il punto di partenza per osservare, con maggiore attenzione, quanto avviene all'interno dei vigneti. Le nostre osservazioni hanno trovato riscontro in quelle scientifiche effettuate dai partner di progetto.
La redazione delle mappe di vigore poi, ci ha aiutato a programmare con maggiore dettaglio i lavori futuri. A livello ambientale” prosegue, “ha rafforzato la convinzione che la strada intrapresa qualche anno fa era quella giusta. Migliorare la tecnica per ridurre l'impatto ambientale degli interventi, deve essere un concetto sempre presente nelle scelte di campo".
"A livello commerciale” continua l'esperto, “è indubbio che la comunicazione del progetto, soprattutto nei mercati maturi quali Nord America e Nord Europa, possa costituire un elemento di forza. In collaborazione con Magis” continua Carboni, “stiamo investendo come azienda nella comunicazione e, in occasione del Vinexpo dedicheremo una parte del nostro spazio espositivo a Magis.
Riteniamo necessario che il pensiero Magis sia sempre più parte integrante della nostra filosofia produttiva ma, altrettanto importante, è la comunicazione nei tempi e nei modi adeguati. Inoltre, la prossima settimana saremo presenti, unica azienda italiana, al convegno internazionale sul cambiamento climatico; qui avremo modo di presentare il progetto di sostenibilità di casa Zonin”.
Insostituibile strumento, infine, nella valutazione scientifica dei miglioramenti apportati dal progetto, la presenza in Magis del Comitato Tecnico Scientifico, che “conferendo le conoscenze alla base dei miglioramenti aziendali” conclude Carboni, “ha suggerito le linee di lavoro per tendere sempre al meglio”.
Ne è dimostrazione il fatto che, per la Casa Vinicola Zonin, MAGIS ha rappresentato la spinta virtuosa utile alle singole aziende agricole di famiglia per personalizzare il progetto nazionale definendo interventi aggiuntivi e mirati sulle singole realtà.
Un esempio per tutti è stata la reintroduzione della tradizionale tecnica del sovescio con essenze leguminose per apportare al suolo quegli elementi di cui la vite si nutre, riducendo, ed in certi vigneti sostituendo, la concimazione minerale.