Le importazioni in Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi due mesi del 2012 sono diminuite del 15% rispetto allo stesso periodo del 2011 (-435.000 tonnellate).
Si riducono le importazioni dei principali cereali in granella (comprensivi di quelli destinati alla semina), in particolare il grano tenero (-145.000 t), il grano duro (-170.000 t), il mais (-162.000 t) e l'orzo (-88.000 t). Risulta invece in aumento l'import dei prodotti trasformati/sostitutivi (+17.000 t), dei semi oleosi (+25.000 t) e delle farine proteiche (+91.000 t). Gli arrivi dall'estero di riso (considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato) diminuiscono dell'11% (-1.700 t).
Le esportazioni dall'Italia del settore cerealicolo nei primi due mesi del 2012 sono risultate in diminuzione di 50.000 tonnellate (-7,8%).
La riduzione è dovuta in particolare alle esportazioni dei cereali in granella (-38.000 tonnellate, comprensive dei cereali destinati alla semina) e del riso (9,4% considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e lavorato). In calo anche le vendite all'estero dei prodotti trasformati dei cereali (-3,5%), dei mangimi a base di cereali (-3,2%), e della semola di grano duro (-18%). Registrano un aumento le vendite all'estero di paste alimentari (+2,6%) e di farina di grano tenero (+13%).
I movimenti valutari relativi all'import/export del settore hanno comportato nei primi due mesi del 2012 un esborso di valuta pari a 724,9 milioni di euro (834,0 nel 2011) ed introiti per 452,3 milioni di euro (431,8 nel 2011). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -272,6 milioni di euro, contro -402,2 milioni di euro nel 2011.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti