La famiglia Conterno si dedica con passione e competenza alla coltivazione del Nebbiolo, del Barbera e del Dolcetto da quattro generazioni, in uno dei più ricercati “cru” delle langhe. La storia dell’Azienda Vitivinicola di Monforte d’Alba ha inizio nel 1886 quando Paolo Conterno fonda la casa della Ginestra, dedicandosi alla coltivazione dei tre vitigni nei versanti della omonima collina, tra le più favorevoli per tipologia, esposizione e terreno di tutta la zona. Tale rilievo rappresenta infatti il vero cuore pulsante di questa attività, che ha reso celebri in tutto il mondo i vini dell’azienda agricola Paolo Conterno. Il più importante patrimonio dell’azienda è il concetto di “Barolo perfetto”, perseguito attraverso la cura in prima persona del lavoro di vigna e cantina. La produzione annua è di circa 80.000 bottiglie e l’affinamento avviene in botti rigorosamente in Rovere Francese della capacità di 35 ettolitri, come vuole la tradizione. Immersa nelle Langhe, sulle aspre colline di Monforte d’Alba, l’Azienda Vitivinicola si sviluppa oggi su una decina di ettari di terreni di marne calcareo-argillose, adagiati tra 300 e 350 metri di altezza e inclinati su pendenze fino al 40%.

A condurre l’azienda sono ora il nipote Paolo e i pronipoti Marisa e Giorgio, che sottolinea: “Solo chi conosce queste colline sa come lavorarle. Qui abbiamo pendenze che vanno dal 25 al 40% e non ci sono sistemi a terrazze; quando piove diventa difficile muoversi su molti di questi terreni. Servono dunque macchine che vi si adattino perfettamente, che sappiano superare importanti dislivelli e, al tempo stesso, siano estremamente maneggevoli.
 

Negli splendidi scenari offerti dalle colline delle langhe piemontesi le pendenze oscillano fra il 25 ed il 40%

Ed è proprio tra i fitti vigneti che si snodano lungo i pendii di queste colline oltre che nei vicini possedimenti, che, a partire dalla vendemmia 2015, ha lavorato con assiduità, giorno dopo giorno, il primo BCS Sky Jump venduto in Italia e, a sentire i proprietari, sembra proprio che i risultati ottenuti da questo trattore negli anni siano stati addirittura superiori alle attese.

“Sky Jump mi ha davvero sorpreso – spiega Giorgio – è davvero compatto e mi consente di lavorare con disinvoltura sotto filare, inoltre grazie al sistema DualSteer, il raggio di svolta è molto contenuto."
Grazie al doppio sistema di sterzo Dualsteer agente sulle ruote anteriori e sullo snodo centrale, lo Sky Jump presenta infatti un’elevata manovrabilità, pari a quella dei suoi “fratelli” gommati potendo raggiungere i 60° di angolo di sterzo con raggi di sterzata estremamente contenuti. Queste caratteristiche, unite al passo corto e al baricentro basso rendono lo Sky Jump il mezzo ideale per le lavorazioni in filari e coltivazioni poste su terreni declivi o su forti pendenze.

“Altra caratteristica per noi di assoluta importanza – prosegue l’imprenditore - è la sicurezza e BCS con questo trattore ha fatto davvero un ottimo lavoro, chi lo guida ha una sensazione di estrema stabilità. Per ultimo ma non certo per importanza, il sistema di cingolatura in gomma offre vantaggi in termini di aderenza e di minor compattamento del suolo se confrontato con trattori dotati di pneumatici, inoltre il sistema di tensionamento del cingolo, permettendo l’ottimale scaricamento di fango e terra lo rende un’ottima alternativa ai tradizionali cingolati.”

La capacità di trazione dello Sky Jump infatti, a seconda del terreno, può superare del 60% quella di un trattore gommato e nell’utilizzo su forti pendenze possiede una maggiore stabilità laterale che gli consente di percorrere filari a “spalliera”, generalmente inclinati verso valle, seguendo perfettamente la traiettoria impostata anche se abbinato a pesanti attrezzi portati. Ma di Sky Jump si apprezza anche la versatilità d’utilizzo e il comfort di guida: “Avendo vigneti distanti tra loro e dovendo usare un rimorchio per il trasporto dell’uva alla cantina, con Sky Jump, grazie al cingolo in gomma e all’omologazione a 40 km/h, abbiamo potuto spostarci da un appezzamento all’altro senza dover cambiare mezzo e passare, come facevamo prima, da un cingolato a un trattore. Ciò significa poter risparmiare tempo e abbattere i costi di un 10-20% all’anno. - spiega ancora Giorgio Conterno - Inoltre è estremamente confortevole. Il posto di guida è molto ben ammortizzato e il volante si avvicina a quello di un’autovettura”.

Giorgio Conterno con Andrea Borio, titolare della Borio F.lli, primo dealer ad aver venduto lo Sky Jump in Italia
(Fonte foto: ©BCS)

A far conoscere e provare lo Sky Jump al titolare dell’azienda agricola Paolo Conterno è stato nel 2015 il rivenditore BCS Borio F.lli di Alba: “Siamo orgogliosi di esser stati i primi in Italia a vendere uno Sky Jump, da sempre siamo legati a BCS e apprezziamo l’impegno che l’azienda pone nella ricerca e nell’innovazione dei suoi mezzi. Nelle realtà agricole delle nostre zone lo Sky Jump trova il suo habitat naturale, per questo abbiamo organizzato numerose prove in campo nei vigneti e nei noccioleti in forte pendenza – spiega Andrea Borio, titolare della Borio F.lli - ottenendo notevoli riscontri positivi. Del resto, oggi, il cliente è alla ricerca di macchine che diano sin dal primo momento il giusto feeling che prevede una sensazione di sicurezza ed ergonomia, senza scendere a compromessi per quanto riguarda produttività, versatilità d’uso ed espressione tecnologica. Tutto questo è per le nostre aziende ben rappresentato da Sky Jump, frutto della continua ricerca BCS”.

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