È registrato dal novembre 2022 su frumento, duro e tenero, ma anche su farro, segale e triticale. Il suo nome è Questar ed è il nuovo fungicida di Corteva contro le più diffuse malattie che attaccano gli apparati fogliari dei cereali, ovvero Septoria e ruggini.
Formulato come concentrato emulsionabile, Questar contiene la nuova sostanza attiva Inatreq active in ragione di 50 grammi per litro. Alquanto contenuti risultano quindi i quantitativi assoluti di sostanza attiva per ettaro, dosandosi Questar su frumento, farro e triticale in ragione di 1,5 o 2 litri/ettaro, in funzione della malattia da controllare. Traducendo i dosaggi nella sola sostanza attiva, si spazia quindi da un minimo di 75 a un massimo di 100 grammi per ettaro. Ciò grazie all'elevata specificità di azione biologica di Inatreq active sui suoi patogeni target.
Quanto a timing consigliato per i trattamenti in campo, il momento ideale per l'applicazione di Questar cade fra lo stadio di inizio levata e quello di fine fioritura. Momento da individuare all'interno di tale finestra applicativa in funzione dei patogeni predominanti in campo.
Inatreq active alla lente
La sostanza attiva è la capostipite della nuova famiglia chimica delle picolinammidi. La sua origine è di tipo naturale, dal momento che la molecola è un derivato isopropil-carbossimetil etere ottenuto tramite una singola modifica della struttura di una sostanza antifungina denominata UK-2A. Questa venne originariamente isolata da colture del ceppo 517-02 di Streptomyces sp., batteri aerobi presenti nel terreno.
Una volta applicato, nei tessuti vegetali e nelle ife fungine Inatreq Active si trasforma nuovamente in UK-2A, andando a interferire a livello mitocondriale con il metabolismo aerobico dei patogeni. Gli studi biochimici sul meccanismo d'azione di UK-2A ne hanno infatti evidenziato la capacità di legarsi con il sito Qi del complesso del citocromo bc1 (ubichinone reduttasi, complesso III) nella catena di trasporto degli elettroni.
Un meccanismo d'azione innovativo per il mercato europeo dei fungicidi per cereali, tanto che Inatreq active è stato assegnato al gruppo FRAC C4 – 21.
La formulazione I-Q4
Un altro punto di forza della nuova soluzione di Corteva risiede nella sua formulazione particolarmente evoluta. Questa migliora infatti l'omogeneità di distribuzione del trattamento ed esalta la capacità della sostanza attiva di aderire saldamente alle cere presenti sulle superfici fogliari. Ciò assicura la copertura ottimale della vegetazione anche impiegando bassi volumi di acqua.
Una volta applicato, il prodotto crea una sorta di serbatoio di sostanza attiva che viene progressivamente rilasciata nel tempo, penetrando poi nelle foglie per via translaminare e locosistemica. Ciò permette a Inatreq active di controllare le malattie fogliari dei cereali fino a sei settimane.
Altro aspetto tutt'altro che secondario: le caratteristiche chimico fisiche sia del formulato, sia della sostanza attiva, amplificano non solo l'efficacia contro i patogeni, bensì minimizzano al contempo le dispersioni nell'ambiente anche a seguito di eventuali piogge dilavanti.
Commercializzato in combi pack
Questar è disponibile nel combi pack Questar T, in cui una confezione da 7,5 litri di Questar è abbinata con una da 5 litri di Afflank, emulsione concentrata a base di tetraconazolo in ragione di 125 grammi per litro. Il modo d'azione di tetraconazolo risulta infatti complementare a quello di Inatreq active, inibendo la sintesi dell'ergosterolo. In aggiunta a Septoria e ruggini, nel suo spettro ricadono peraltro anche altre malattie delle foglie e delle spighe, come per esempio oidio e rincosporiosi.
Oltre a esaltare l'efficacia contro i patogeni, la combinazione di Questar e di Afflank rappresenta quindi anche un'eccellente soluzione in termini di strategie antiresistenza.
Quanto infine al rapporto fra la taglia del combi pack e la superficie trattabile, Questar T contiene entrambi i formulati in quantità sufficienti a coprire cinque ettari di superficie.
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Fonte: Corteva AgriScience