Il primo contiene bupirimate in ragione di 250 grammi per litro ed è un fungicida specifico contro l'oidio della famiglia chimica delle idrossipirimidine, Gruppo Frac numero 8. Caratterizzato da azione citotropica e sistemica possiede la capacità di redistribuirsi sulla superficie trattata grazie anche alla sua azione di vapore. Il suo meccanismo d’azione appare multi-sito e consentire massima flessibilità d'impiego anche grazie a un intervallo di sicurezza di 14 giorni.
Le applicazioni con Nimrod 250 EW vanno dosate fra i 30 e i 60 millilitri per ettolitro di acqua, iniziando le applicazioni dalla fase di orecchiette di topo adottando intervalli fra i trattamenti di circa dieci giorni
Da parte sua Merpan 80 WDG è fungicida granulare a base di captano in ragione di 800 grammi per chilo. Della famiglia delle tioftalimmidi, esprime la propria azione contro la ticchiolatura principalmente per contatto, assicurando buona persistenza e costanza nei risultati grazie anche alla sua azione multisito. Il Frac ha infatti classificato captano nel gruppo M4. Esplica inoltre alcuni benefici effetti collaterali sulle colture, in quanto stimola il vigore vegetativo e favorisce la cicatrizzazione dei tessuti eventualmente lesionati da fattori esterni come appunto avviene a causa di una grandinata. Come pure esplica un'apprezzabile effetto collaterale sui patogeni responsabili dele malattie da frigoconservazione.
Le dosi di impiego sono comprese fra i 150 e i 160 grammi per ettolitro di acqua, avendo l'accortezza di non superare i due chilogrammi per ettaro e di sospendere le applicazioni a 21 giorni dalla raccolta. Fino a dieci i trattamenti permessi, seppure appaia consigliabile utilizzare i diversi prodotti in alternanza fra loro.
Conclude il tris Banjo, una sospensione concentrata contenente 500 grammi per litro di fluazinam, della famiglia chimica delle piridinammine, è una sostanza attiva ad azione multi-sito appartenente al gruppo 29 del FRAC, ovvero tra le sostanze attive classificate a basso rischio resistenza. Fluazinam agisce per contatto, legandosi saldamente alle cere e offrendo in tal modo una consistente resistenza al dilavamento.
Contro la ticchiolatura le dosi consigliate spaziano dai 70 ai 100 millilitri per ettolitro di acqua, badando di non superare la dose di un litro per ettaro. Gli interventi possono iniziare dopo la fase di bottoni rosa e ripetuti per un massimo di tre applicazioni a intervalli di 6-10 giorni in funzione della piovosità, della pressione infettiva e della suscettibilità varietale. Banjo possiede infine un’eccellente attività contro l’alternariosi.
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Fonte: Adama