A cinque anni dall’introduzione nel mercato, Viper® è oggi l’antigiavone più utilizzato in risicoltura.
I punti di forza che hanno determinato il successo del prodotto sono l’elevata efficacia nei confronti di tutti i biotipi di giavone, la possibilità di gestire le malerbe con un’unica applicazione di post-emergenza grazie anche alla miscibilità di Viper® e un’ottima selettività rilevabile già allo stadio di due foglie del riso su varietà indica e japonica.

Una recente indagine condotta da tecnici di Dow Agrosciences e che ha interessato circa 400 aziende risicole italiane per una superficie complessiva intorno ai 45.000 ettari ha messo in evidenza un elevato grado di soddisfazione per l’impiego di Viper® da parte del 90% dei risicoltori
intervistati (percentuale ottenuta sommando le risposte “ottimo” e “buono”). Un simile risultato si deve in particolare all’efficacia dimostrata dal prodotto nei confronti dei giavoni che, come emerso dall’indagine, rimangono le principali infestanti presenti nelle risaie italiane.

Con il termine giavoni si intendono specie e biotipi diversi generalmente suddivisi in rossi (Echinochloa crus-galli) e bianchi (E. phyllopogon, E. erecta, E. oryzoides). Sono in particolare
questi ultimi a destare maggiore preoccupazione presso i risicoltori in quanto specie con diversa sensibilità agli erbicidi e quindi di più difficile controllo.
Viper®impiegato alla dose di 2 l/ha è attivo nei confronti di tutti i giavoni. Va però sottolineato
che per un controllo ottimale dei giavoni bianchi si deve intervenire non oltre lo stadio di quarta foglia/primo culmo di accestimento dell’infestante. Sono da evitare sottodosaggi anche quando il prodotto è impiegato in miscela con altri erbicidi che mostrano attività complementare nei confronti dei giavoni.

Oltre ai giavoni risultano molto sensibili a Viper® anche altre infestanti quali il cucchiaio (Alisma plantagoaquatica), l’ammania (Ammania coccinea), le forbicine d’acqua (Bidens tripartita), lo zigolo delle risaie (Cyperus difformis), il quadrettone (Schoenoplectus mucronatus) da
seme purchè presenti al momento del trattamento.
Gli intervistati indicano che, dopo i giavoni e l’eterantera, sono lo zigolo delle risaie e il quadrettone le infestanti più diffuse ma anche quelle di più difficile controllo, a causa della forte scalarità di nascita e probabilmente della presenza di popolazioni resistenti agli erbicidi ALS-inibitori.
In presenza di tali infestanti resistenti, si consiglia di impiegare erbicidi con diverso meccanismo d’azione e di intervenire con programmi di lotta al fine di limitarne la diffusione.

Per completare lo spettro d’azione di Viper®nei confronti delle infestanti meno sensibili quali fiorone (Butomus umbellatus), eteranteree (Heterantera spp), rasparello (Leersia oryzoides),
cipollino (Bulboschenus maritimus) e cipero d’asciutto (Cyperus esculentus) Viper® può essere miscelato con tutte le sulfoniluree e con i prodotti ormonici, che saranno opportunamente scelti in funzione delle infestanti presenti.

Dow Agrosciences precisa che Viper® è l’erbicida più attivo nei confronti dei giavoni della risaia ma manifesta una scarsa attività nei confronti delle altre graminacee, per le quali si consiglia di realizzare specifici programmi di diserbo.
Il processo di revisione dei principi attivi degli agrofarmaci secondo la Direttiva europea 91/414/CEE sta riducendo drasticamente il numero degli erbicidi disponibili sul mercato del riso. In tale difficile contesto si sottolinea come la valutazione del penoxsulam, sostanza attiva di Viper®, si sia appena conclusa con un successo: mediante la pubblicazione della Direttiva 2010/25/UE del 18
marzo il principio attivo viene infatti iscritto nell’Allegato I della Direttiva 91/414.
Al fine di preservare l’efficacia di Viper®il più a lungo possibile risulta ora fondamentale il corretto utilizzo del prodotto nel pieno rispetto delle dosi di applicazione, delle miscele e dei programmi consigliati da Dow Agrosciences.