La molecola si distribuisce uniformemente sulla superficie fogliare, nelle cere e nei tessuti intercellulari, garantendo da un lato una buona persistenza nel tempo e dall'altro la capacità di proteggere al meglio i tessuti vegetali trattati.
Elevata appare anche l'attività biochimica nei confronti dei patogeni, svolta inibendo l'enzima succinato deidrogenasi (SDHI) nelle crittogame. L'attività di tale enzima è un passaggio obbligatorio del ciclo dell'acido tricarbossilico, o ciclo di Krebs che, a sua volta, rappresenta la via principale di produzione di energia delle cellule tramite la produzione di molecole di ATP, ovvero l'acido adenosin trifostato. Grazie a tale modo d'azione, l'Hrac lo ha posizionato in gruppo K3.
Caratterizzato da una bassissima tossicità, benzovindiflupyr è stato registrato il 25 agosto 2017 come sostanza attiva del fungicida Elatus® Plus, targato Syngenta. A questo, il 27 novembre 2017 è seguito Elatus® Era, ove al fianco di benzovindiflupyr è stato anche posto protioconazolo, efficace anche contro Fusarium.
Le colture sulle quali benzovindiflupyr è stato autorizzato sono ovviamente frumento, tenero e duro, ma anche farro, orzo, segale, triticale e avena.