Pere, un quadro di settore a tinte fosche
A mettere nero su bianco la stagione 2019-2020 nel corso di Futurpera è stato il Cso: i quantitativi prodotti sono circa il 50% in meno rispetto alla media degli ultimi anni. E' necessario cercare nuovi mercati e una speranza è rappresentata dalla Cina

di Barbara Righini
E' un quadro sconsolante quello che riguarda il comparto pere dipinto, in ogni sua sfumatura, durante Futurpera, principale fiera dedicata al settore che si è svolta a Ferrara. L'unica nota positiva è la prospettiva, sempre più concreta, di un'apertura del mercato cinese in tempi relativamente rapidi. A mettere nero su bianco la pessima stagione 2019-2020 è stato il Cso, i numeri non lasciano dubbi: i quantitativi prodotti sono circa il 50% in meno rispetto alla media degli ultimi anni e si attestano sulle 363mila tonnellate. Il calo è dovuto sia a un'annata con problemi climatici (fioritura e allegagione sono state scarse), sia alla cascola, sia a problemi di avversità venute alla luce da luglio in avanti: attacchi di cimice asiatica e di maculatura bruna. C'è poi da considerare che, da anni ormai, si assiste a una progressiva diminuzione delle superfici (ad oggi l'Italia può contare su circa ...