Il primo passo per avviare una nuova coltivazione di frumento è la lavorazione del terreno, eseguita da luglio a ottobre per ricreare le migliori condizioni per lo sviluppo della coltura, seguita dalla semina che si svolge tra metà ottobre e fine novembre.

 

Tradizionalmente i passaggi per la preparazione del letto di semina del frumento sono tre: trinciatura dei residui della coltivazione precedente, aratura più o meno profonda e affinamento superficiale con estirpatori o erpici. Oggi possiamo ridurre il disturbo del suolo, nonché risparmiare tempo e risorse, con le lavorazioni ridotte oppure con la combinazione di erpicatura e semina.

 

Tutto in un solo passaggio

In passato il periodo utile per la semina poteva durare anche 20-30 giorni, ma negli ultimi anni, con l'intensificarsi di fenomeni estremi dovuti alla crisi climatica, le finestre utili di lavoro sono sempre più strette. L'uso di seminatrici combinate che, oltre all'apparato di semina hanno un attrezzo per la lavorazione superficiale, velocizza gli interventi permettendo di sfruttare le ridotte tempistiche utili alla lavorazione.

 

 

Guarda il video della seminatrice combinata Venta 320 di KUHN

 

"In genere si ricorre ad una seminatrice meccanica montata su un erpice rotante a denti verticali, a dischi o - in rari casi - a denti elastici. La prima soluzione è molto usata per la semina dei cereali in Italia grazie alle performance ormai convalidate e alla semplicità di combinazione. L'erpice a dischi è più diffuso in Nord ed Est Europa poiché offre maggiori capacità di lavoro e si adatta alla semina in agricoltura conservativa" afferma Marco Benetti, docente e post-doc presso il Tesaf dell'Università di Padova.

 

Le macchine combinate - se dotate di tramoggia con separatori e apparato di fertilizzazione - possono gestire anche la distribuzione dei concimi starter nei solchi di semina favorendo la germinazione dei semi.

 

Seminatrici, come è cambiata la combinazione

Le prime versioni, quasi artigianali, delle combinate prevedevano un apposito kit sull'erpice rotante che consentiva l'aggancio e il sollevamento della seminatrice. Tali soluzioni avevano il difetto di portare il peso della seminatrice molto indietro rispetto alla trattrice e quindi sbilanciare il cantiere.

 

"Le macchine moderne, proposte da quasi tutti i costruttori di attrezzature, hanno la tramoggia del seme più vicina al trattore in modo da spostare il peso in avanti e ridurre sia la forza necessaria per il sollevamento sia l'ingombro - spiega Benetti. Oggi è anche possibile disaccoppiare la seminatrice in pochi passaggi grazie a sistemi di aggancio-sgancio rapido e usare solo l'erpice".

 

Scopri come lavora la seminatrice combinata Maschio Gaspardo Centauro Isotronic con tramoggia anteriore

 

Le combinate possono essere portate, semiportate o trainate a seconda del numero di punti di collegamento alla trattrice e della presenza o meno di organi di appoggio propri. Le versioni più affermate sono:

  • portate fisse posteriori con tramoggia sopra l'erpice;
  • portate pieghevoli con barra di semina posteriore e tramoggia frontale per un'equa ripartizione del peso;
  • semiportate, nel 90% dei casi con barra e tramoggia posteriori che scaricano parte del peso sul trattore tramite l'attacco a tre punti.

Le portate pieghevoli e le semiportate sono ideali per chi ha grandi superfici. Le prime sono anche molto versatili perché la tramoggia frontale può essere usata con diverse macchine, ma presentano qualche problema sui terreni in pendenza e ritardi nell'erogazione dei semi, che percorrono più strada per arrivare a terra.

"Per soddisfare esigenze specifiche, il mercato offre anche combinazioni particolari - come seminatrici con erpici a denti fissi o con organi per strip tillage - che però non rientrano tra le combinate tradizionali" specifica Benetti.

 

Tanti modelli? Ecco una possibile classificazione

Il mondo delle seminatrici combinate è davvero vasto ma possiamo orientarci conoscendo i sistemi che ne permettono il funzionamento. Le macchine in commercio, combinate e non, hanno un sistema di distribuzione dei semi volumetrico (versioni a righe) o monogerme (di precisione) e una modalità di trasporto pneumatica o per gravità. Secondo Benetti, "oltre il 95% delle combinate usate per il frumento in Italia è a righe. Le seminatrici di precisione hanno più successo su mais".

 

Nel caso della distribuzione volumetrica, in corrispondenza delle aperture della tramoggia, cilindri alveolati ad azionamento meccanico o elettrico, ruotano nell'asse verticale garantendo l'erogazione meccanica dei semi. La rotazione dei cilindri isola i semi dal resto della massa nella tramoggia e li porta ai tubi adduttori. La quantità di semente da distribuire è regolabile tramite la variazione del volume delle scanalature dei cilindri o la modifica della velocità di rotazione.

Attraverso i tubi adduttori, i semi giungono in prossimità degli organi assolcatori sfruttando la gravità o una corrente d'aria generata da un ventilatore (modalità di trasporto pneumatica).

 

Classificazione delle seminatrici combinate in base al sistema di distribuzione, di selezione e di trasporto

Classificazione delle seminatrici combinate in base al sistema di distribuzione, di selezione e di trasporto

(Fonte foto: Tesaf - Università di Padova)

(Clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

Le macchine con distribuzione monogerme possono selezionare i semi per via meccanica o pneumatica. "La selezione meccanica è svolta da dischi forati calibrati o speciali elementi a dita rotanti che, azionati da una trasmissione meccanica o elettrica, prelevano i semi e li portano al tubo adduttore. Se la trasmissione meccanica è più economica, la trasmissione elettrica garantisce un cambio più veloce dei rapporti e quindi un funzionamento più efficiente, ideale per la semina a rateo variabile" sottolinea Benetti.

Sulle versioni monogerme con selezione pneumatica, un flusso d'aria crea una differenza di pressione tra i due lati di dischi forati attirando i semi che restano attaccati vicino ai fori. Quando resta un solo seme su ogni foro, il flusso d'aria si riduce consentendo al seme di cadere nel tubo adduttore.

 

Dove troviamo la distribuzione volumetrica?

Tra le macchine volumetriche con trasporto per gravità, Dama Plus di Maschio Gaspardo unisce gli erpici rotanti Drago DC, Dominator DM o Orso Rapido Plus a una seminatrice da massimo 24 file. Con richiesta di potenza tra 90 e 200 cavalli e tramoggia da 480-600 litri, si presta bene alla semina dei cereali in aziende medio-piccole poiché copre larghezze di 2,5 o 3 metri con interfila di 12,5 centimetri e presenta diversi cilindri alveolati per la distribuzione di vari semi.

Sempre di Maschio, la nuova Alitalia Isotronic da 3 e 3,5 metri associa gli stessi erpici di Dama Plus a una seminatrice volumetrica con trasporto pneumatico. Adatta a imprese più grandi e abbinabile a trattori da 150-300 cavalli, possiede ora una tramoggia ridisegnata, con capacità aumentata fino a 2mila litri, e 2 dosatori a comando elettrico che alimentano 2 teste di distribuzione esterne. La configurazione permette maggiore precisione di lavoro e l'esclusione della metà destra o sinistra della barra.

 

Firmate KUHN, le combinate volumetriche Sitera e Venta trasportano i semi, rispettivamente, per gravità e per via pneumatica. Le nuove Sitera 310, 320 e 330 a 20 o 24 file - con dosatore Helica ad azionamento meccanico o elettrico - lavorano larghezze di 3 metri con gli erpici rotanti HRB 302 e 303, HR 304 e 3004 o a dischi CD 3020. Le tre versioni, ognuna con un proprio assolcatore, sono tutte maneggevoli e facili da usare grazie alla regolazione centralizzata della profondità di semina.

Con tramoggia da 850 litri, le Venta a 20 o 24 file offrono anch'esse una larghezza di lavoro di 3 metri e vanno in campo con gli erpici rotanti HRB 302, HRB 303, HR 304 e HR 3004. Alle Venta 310 con falcione e Venta 320 con disco singolo, si aggiunge la nuova Venta 330 con disco doppio SeedFlex 100, presentata all'evento di inizio luglio 2023.

 

Guarda la fotogallery su alcune seminatrici combinate indicate per la semina di frumento

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Con distribuzione volumetrica e trasporto pneumatico, MSD 2.0 Combi di MaterMacc ha come colleghi gli erpici rotanti MK 150-180-270 e semina vari cereali con dosatori ad azionamento elettrico, gestiti dal monitor X4. È disponibile in versione da 3 metri con 2 dosatori e 2 teste di distribuzione o nelle versioni da 3,5 e 4 metri con 4 dosatori e 4 teste di distribuzione. La capacità massima è di 1.300 litri, mentre l'interfila minima di 12,5 centimetri.

La MSD Combi Folding (pieghevole) funziona come la versione "classica", ma prevede il montaggio di una tramoggia frontale da 1.800 litri, degli erpici MK 260-350 e di 4 dosatori MagicDrill con 4 teste di distribuzione. Tali soluzioni permettono di intervenire su larghezze di 5, 6 o 7 metri e garantire maggiori capacità orarie.

 

Troviamo seminatrici volumetriche con tramoggia anteriore anche nella gamma di Maschio Gaspardo (Centauro Isotronic), KUHN (BTFR e Venta CSC 6000) e Alpego. In particolare, quest'ultima propone barre di semina posteriori da 6 o 8 metri combinate con diversi erpici rotanti e con tramogge frontali Fertidrill AsPro o AsMax che distribuiscono semi o semi+concime con distributori Dosal ad azionamento elettrico.

 

Semina combinata monogerme, performance garantite

Passiamo alle combinate con distribuzione monogerme, meno diffuse ma comunque capaci di unire produttività e precisione. Macchine portate con trasporto pneumatico, le Aerosem 3002, 3502 e 4002 PCS di Pöttinger hanno larghezze di 3-3,5-4 metri e tramoggia da 1.250 litri. Sono montate sugli erpici rotanti Lion, a denti Fox o a dischi Fox D e proposte con assolcatori a disco singolo o doppio.

Tra i loro plus il sistema opzionale Precision Combi Seeding (PCS) che integra la tecnologia monogerme in una macchina pneumatica fissa, aumentando la flessibilità. I dosatori - posizionati sotto la tramoggia e azionati idraulicamente - garantiscono una precisa separazione meccanica dei semi che poi sono convogliati agli assolcatori da un flusso d'aria.

 

Funzionamento del sistema Precision Combi Seeding PCS delle seminatrici Pöttinger Aerosem

 

Seminatrice monogerme a selezione e trasporto pneumatici e adatta a più colture, Turbosem Integrata della belga Herriau ha un telaio fisso con larghezze di 3, 3,5 o 4 metri. Il telaio ospita un erpice rotante e due teste di distribuzione, ciascuna in grado di alimentare fino a 12 file (interfila da 12,5 a 16,7 centimetri). Erpice e apparato di semina sono integrati in modo da ridurre il carico sull'asse posteriore del trattore di 1.350 chili rispetto al passato.

La seminatrice Integrata vanta il sistema DICKEY-john IntelliAg ISO6 che consente la regolazione continua del dosaggio del seme dalla cabina del trattore, senza necessità di calibrazione o pesatura. Il sistema manda anche avvisi riguardanti fallanze, doppi semi o blocco delle file sul monitor.

 

La selezione e il trasporto pneumatici, caratterizzano anche la macchina Amazone Precea 3000 ACC fissa da 3 metri. Combinata con l'erpice rotante KG 3001 o l'erpice a dischi compatto CombiDisc, senza bisogno di utensili grazie al sistema di accoppiamento rapido QuickLink, Precea 3000 può seminare 4, 5 o 6 file con interfila da 50 a 75 centimetri.

 

Seminatrice combinata Amazone Precea 3000 ACC all'opera

 

Assolcatori: uno per ogni terreno

Componenti fondamentali delle seminatrici combinate, gli organi assolcatori aprono il solco nel terreno dove poi vengono deposti i semi in arrivo dai tubi adduttori. Abbinati a dispositivi copriseme posteriori (pettini trasversali a denti flessibili), sono di quattro tipi: a falcione per terreni duri, a stivaletto per terreni sciolti, a disco singolo o doppio con capacità di penetrazione variabile e adatti a vari tipi di terreni. Per scegliere l'assolcatore bisogna considerare le caratteristiche dei suoli, ma anche le condizioni operative dell'azienda agricola.

 

"Gli organi a falcione sono in grado di spostare anche sassi nei terreni ricchi di pietre, ma possono perdere in efficienza in caso di abbondanti residui colturali - precisa Benetti. Gli assolcatori con uno o due dischi garantiscono maggiore velocità e minore disturbo del suolo rispetto a quelli a falcione. Inoltre, presentano un migliore galleggiamento nei terreni sabbiosi e vanno incontro a meno ingolfamenti con i residui colturali".

 

Alcuni organi assolcatori presenti sulle seminatrici combinate Maschio Gaspardo

Alcuni organi assolcatori presenti sulle seminatrici combinate Maschio Gaspardo

(Fonte foto: Maschio Gaspardo)

 

Talvolta gli assolcatori a dischi possono essere meno performanti sulle seminatrici monogerme con distributore sopra il disco. Su tali macchine, il montaggio del disco a una maggiore altezza da terra fa sì che il seme debba percorre più strada per arrivare al solco e sia soggetto a più rimbalzi che vanno a rallentare la caduta e a modificare l'intervallo di semina sulla fila.

Generalmente, è possibile scegliere tra due o più tipi di assolcatori sulle seminatrici combinate in commercio.

 

Sistemi di controllo: dai più semplici all'Isobus

Le combinate possono essere gestite con dispositivi più o meno evoluti. "I sistemi più semplici monitorano l'occlusione dei tubi adduttori sui modelli ad azionamento meccanico e tengono d'occhio il funzionamento dei dosatori nei modelli ad azionamento elettrico - chiarisce Benetti. In più, da alcuni anni dispositivi elettronici per il controllo della quantità di seme distribuito, rilevano le fallanze mediante sensori ottici e inviano segnali al virtual terminal in cabina avvisando l'operatore".

 

Le seminatrici più evolute hanno una centralina che si connette alla centralina della trattrice tramite il connettore Isobus. Così il conducente del trattore può visualizzare parametri di lavoro, mandare comandi all'attrezzatura e applicare il controllo sezioni e il rateo variabile. Tutti le macchine citate sopra - dalla Dama Plus fino alla Precea 3000 ACC - sono compatibili Isobus e quindi in grado di gestire la semina secondo principi di precision farming.

 

MaterMacc MiPlus permette il controllo dei parametri delle seminatrici senza l'uso di cablaggi

MaterMacc MiPlus permette il controllo dei parametri delle seminatrici senza l'uso di cablaggi

(Fonte foto: MaterMacc)

 

Ai sistemi Isobus, che si basano su un collegamento via cavo, si aggiungono ora dispositivi wireless per il controllo dei parametri. Tra questi, MaterMacc MiPlus ha una centralina ECU che trasmette le informazioni direttamente al tablet in uso in azienda o al tablet fornito dal costruttore. Se MiPlus rileva incongruenze nel funzionamento rispetto ai settaggi prestabiliti, invia alert acustici all'operatore che comunque può monitorare il funzionamento in ogni momento.

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